Ambiente

Quota 101 prima cantina “CasaClima Wine” sui Colli Euganei

di Redazione -


“Sostenibilità, avanti tutta!” per l’azienda agricola padovana Quota 101 della famiglia Gardina: è infatti la nona cantina in Italia, la seconda in Veneto e la prima nei Colli Euganei, a ricevere la certificazione CasaClima Wine per avere soddisfatto i criteri di sostenibilità definiti dall’ente certificatore altoatesino.

Una certificazione che ha attestato le scelte compiute nella costruzione di una nuova cantina efficiente e attenta al consumo di risorse idriche ed energetiche, con l’adozione di un impianto fotovoltaico e la scelta di un innovativo sistema costruttivo in legno X-Lam.

CasaClima Wine ha guardato anche a tutto il sistema di gestione ambientale dell’azienda. “Fin dai primissimi passi abbiamo sempre avuto l’obiettivo di produrre vino in armonia con la natura e la biodiversità dei Colli Euganei. Un percorso, tutt’ora in essere, fatto di tappe importanti, come quella di oggi”, spiega Roberto Gardina, cotitolare di Quota 101 con le figlie Silvia e Roberta e presidente della Strada del vino dei Colli Euganei.

Un’attenzione ambientale non nuova, per Quota 101, con le azioni per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente in cui opera e della natura ricca e diversificata dei Colli Euganei, parco naturale regionale di recente candidato a Riserva della Biosfera di Unesco. L’azienda pratica qui un’agricoltura organica in un ambiente ricco di biodiversità, salvaguardando la fertilità dei suoli, gestendo al meglio le risorse idriche, controllando infestanti e parassiti attraverso metodi naturali. Ciò, nella visione del vigneto come parte di un mosaico di ambienti diversi, ricco di specie animali e vegetali, meno soggetto a trattamenti perché già ricco ed equilibrato. Ciò che ne deriva è un vino più autentico, salubre e genuino.

A partire dalla vendemmia 2018, già la certificazione biologica per le uve e per i vini. “Quando poi nell’autunno del 2019 – prosegue Gardina – abbiamo iniziato la costruzione di una nuova cantina in uno spazio già esistente, per noi era chiaro che questa non doveva essere solo una scelta estetica o operativa, ma era fondamentale farlo nel modo più rispettoso possibile nei confronti della natura in cui crescono le nostre uve e dell’ambiente ricco di storia e ad alto valore naturalistico in cui siamo inseriti. Ci siamo affidati ad un ente competente e abbiamo curato ogni minino dettaglio per dare forma ad una nuova idea di design della cantina, dove non esiste solo il bello e funzionale, ma anche il green è un valore fondamentale”.

Il percorso per raggiungere la certificazione è iniziato con la costruzione della nuova cantina che, oltre ad essere un edificio di design in un contesto di natura, ha scelto di rispettare i parametri e i criteri stabiliti da CasaClima Wine in termini di efficienza energetica e consumo di risorse, con un impianto fotovoltaico da 50 KW, una gestione idrica con un sistema di vasche di raccolta che consente il recupero dell’acqua piovana e garantisce l’invarianza idraulica, cioè di mantenere le stesse condizioni idriche esistenti prima della costruzione. Alle radici del progetto, un lavoro condiviso, rappresentato dall’architetto progettista Fiorenza Degli Esposti, che si è occupata del progetto della cantina, e dall’architetto Mariadonata Bancher dell’Agenzia CasaClima, che insieme alla sua squadra ha seguito la parte relativa la certificazione.

Dal punto di vista progettuale, prioritario costruire un edificio rispettoso dell’ambiente, moderno, ma capace di integrarsi all’ambiente circostante. L’azienda si trova infatti dentro un Parco Regionale, in una zona agricola ad alto valore naturalistico e a pochi passi da due monumenti di interesse storico fondamentale come l’Abbazia di Praglia e la Villa dei Vescovi.

“Insieme al committente, – spiega l’architetto Fiorenza Degli Esposti – abbiamo scelto di rivestire le pareti esterne con delle tavole di larice naturale creando così una parete ventilata che, sfruttando le naturali caratteristiche del legno permettesse di mantenere nel tempo un dialogo con l’ambiente circostante, mentre una quinta di alberi preesistente, è stata mantenuta e salvaguardata durante la costruzione per fare da filtro tra il manufatto moderno e l’ambiente esterno alla proprietà. L’edificio, al piano superiore, è dotato di uno spazio che ha come prima funzione quella di essere luogo di appassimento delle uve, ma nel resto dei mesi è lo spazio destinato agli eventi e alle degustazioni dotato di grandi vetrate per dare alla natura intorno la possibilità di mostrarsi. Qui le pareti sono rivestite da uno speciale pannello fono assorbente che elimina il riverbero acustico, rendendo confortevole la conversazione e, attraverso l’ampia superficie vetrata, dialogano con il rigoglioso panorama circostante dove è possibile intravvedere la vicina Villa dei Vescovi”.

L’Agenzia CasaClima ha quindi analizzato le scelte dell’azienda, e ha dato indicazioni dettagliate verso la sostenibilità, a supporto dei criteri di valutazione per ottenere la certificazione. “Come ente certificatore – spiega Mariadonata Bancher, architetto di CasaClima Wine – non valutiamo solo l’efficienza energetica, ma ci preoccupiamo di considerare anche altri aspetti, come il riciclo dell’acqua, il comfort degli ambienti, la qualità dell’aria, oltre a focalizzarci anche su requisiti specifici, come il packaging, l’impronta di CO2 delle bottiglie o la valorizzazione degli scarti di lavorazione. Per quanto riguarda Quota 101 l’aspetto fondamentale è stato quello di costruire una cantina in legno con la tecnologia X-Lam. L’azienda si è preoccupata di curare l’isolamento termico e gli aspetti di fono-assorbimento nel locale di accoglienza, utilizzando fonti rinnovabili attraverso un impianto fotovoltaico e preferendo illuminazione ad alta efficienza. Quota 101 ha scelto di adottare delle bottiglie più leggere per il mercato di vendita. La sostenibilità è fatta di tante scelte e Quota 101 ha scelto di dare un segnale forte guardando verso il futuro”.


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