Raffiche israeliane sugli affamati a Gaza. Greta Thunberg sceglie l’espulsione volontaria
I centri per la distribuzione di cibo gestiti dalla GHF stanno diventando dei poligoni di tiro
Bagno di sangue israeliano nei pressi del Corridoio Netzarim. Circa 20 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite vicino a uno dei centri per la distribuzione di cibo gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) nei pressi del corridoio che divide in due la Striscia.
La ricostruzione israeliana
Le Idf hanno hanno respinto ancora una volta le accuse, precisando di aver sparato colpi d’avvertimento verso dei palestinesi che si sono avvicinati all’area “malgrado l’avvertimento che quella fosse una zona di combattimento attiva”. L’esercito, che sta indagando sui fatti, pur confermando che si sono registrate delle vittime, ha sottolineato che “il numero riportato è incoerente con le informazioni a disposizione delle Idf”.
Le forze di difesa israeliane hanno diramato un ordine di evacuazione per diverse zone della parte settentrionale dell’enclave palestinese, dopo aver intercettato un razzo. Come ha scritto su ‘X’ il portavoce in lingua araba delle Idf, Avichay Adraee, i soldati “opereranno con grande forza nelle aree dove vi trovate per distruggere le capacità delle organizzazioni terroristiche”. I militari “risponderanno con fermezza a qualsiasi atto terroristico o attacco con razzi. Per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente verso sud nei rifugi noti a Gaza City”, ha aggiunto Adraee.
Abbas contro Hamas
Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas è favorevole all’ipotesi che Hamas “deponga le armi” e “non governi più Gaza” nel quadro di un futuro Stato palestinese. Abbas ha definito “inaccettabile” l’attacco contro il sud di Israele del 7 ottobre del 2023 in una serie di impegni scritti in una lettera inviata al presidente francese Emmanuel Macron e al principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, come riporta l’Eliseo.
In vista della conferenza delle Nazioni Unite sulla soluzione a due Stati che si terrà a New York dal 17 al 21 giugno, il presidente dell’Anp si è anche detto “pronto a invitare le forze arabe e internazionali a schierarsi nell’ambito di una missione di stabilizzazione-protezione con mandato del Consiglio di Sicurezza”.
Greta Thunberg cede, altri compagni di viaggio resistono
L’attivista svedese Greta Thunberg ha lasciato l’aeroporto di Tel Aviv in Israele a bordo di un aereo diretto in Francia, dopo aver accettato di essere espulsa insieme ad altri tre attivisti. Lo rende noto il ministero degli Esteri israeliano su ‘X’ condividendo due foto di Thunberg.
Altri otto attivisti, tra cui l’avvocato franco-palestinese e membro del Parlamento europeo Rima Hassan, si sono rifiutati di firmare l’espulsione volontaria e sono stati trasferiti in un centro di detenzione.
Greta Thunberg era sul veliero Madleen della Freedom Flotilla Coalition intercettato dalle autorità israeliane in acque internazionali mentre era diretto verso la Striscia di Gaza per portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Ha scelto di sventolare bandiera bianca, mentre altri suoi compagni di viaggio hanno preferito non cedere.
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