Politica

Renzi-Calenda, il patto. Ecco il 3° (anzi 4°) polo

Alla fine arriva l’accordo (obbligato) tra il leader di Italia Viva Matteo Renzi e il leader di Azione Carlo Calenda: i due danno vita al terzo polo con una lista unitaria. I due ex Pd puntano al centro e vengono coccolati dai sondaggisti.

di Adolfo Spezzaferro -


Lista unitaria per i leader di Italia Viva e Azione. Il passo indietro di Matteo: “Carlo farà la campagna elettorale, importante fare assist per segnare il gol”

Alla fine è nato il terzo polo, anzi il quarto, visto che in campo c’è pure Giuseppe Conte con ciò che resta del M5S. Matteo Renzi e Carlo Calenda ieri hanno dato l’annuncio ufficiale: correranno insieme alle elezioni del prossimo 25 settembre, in una lista unitaria. A guidare la coalizione sarà il leader di Azione, il passo indietro del leader di Italia Viva è dato “dall’importanza di saper fare assist per far segnare il gol”, come commenta Renzi sui social. La non notizia – visto che l’accordo era obbligato, restava da trovare la quadra sui candidati – porta con sé due notizie però: il fatto che Calenda ruberà la scena all’ex premer forte del suo appeal elettorale di cui parlano i sondaggisti e il fatto che a sentire i due ex Pd l’alleanza è contro la destra ma anche contro la sinistra. Con gli attacchi ripetuti ieri al segretario del Pd Enrico Letta, Renzi punta il dito due volte contro i dem, per aver tenuto fuori dall’accordo prima lui e poi Calenda. Quindi, al netto di chi sostiene che un secondo dopo l’esito del voto il terzo polo si allearà con il centrosinistra, almeno per adesso il patto Renzi-Calenda corre da solo.

“Faccio il primo passo con il sorriso: perchè so che sarete in tanti a camminare con noi. Io faccio politica da tanti anni e ho avuto l’onore di servire ai livelli apicali la mia città, il mio Paese, la mia comunità. Ho imparato che bisogna sempre essere ambiziosi, puntare in alto, non sognare in piccolo. Ma ci sono dei momenti in cui le ambizioni personali lasciano il passo ai sogni collettivi. Servono gli assist per fare i goal”, aggiunge. “Il progetto del terzo polo è molto più grande dei singoli destini personali e io con impegno e tenacia sarò in campo (e in qualche circoscrizione al Senato) per dare una mano e farlo vincere. Dico alla comunità di Italia Viva: adesso tutti al lavoro con Carlo e gli amici di Azione per salvare l’Italia dai sovranisti e dai populisti”. Così su Facebook Renzi. Aggiungendo in serata che il programma lo presenta Calenda.

“Penso che quello che dobbiamo fare adesso è smettere di parlare di alchimie e parlare di programmi. C’è uno spazio importante per persone che vogliono un’Italia seria, che non fa una lotta contro gli altri ma fa una lotta per il Paese. Quello che è serio da fare talvolta viene considerato di sinistra, talvolta viene considerato di destra per noi è solo logico: dai rigassificatori, al combattere le false cooperative, al salario minimo, sono cose di buon senso che erano tutte nel discorso di Draghi alla Camera e che noi riprenderemo”. Così invece Calenda. Quanto dura l’accordo elettorale Azione-Iv? “Dura, perchè non credo che Renzi si metterà a fare accordi con Fratoianni o Di Maio”. Stavolta insomma l’ex ministro dem è sicuro. Anche se il 22 novembre del 2021 escludeva categoricamente l’ipotesi di un accordo con l’ex premier. Oltre al plauso obbligato delle ex FI Carfagna e Gelmini, confluite in Azione e quindi ora nel terzo polo, si registra la new entry di Federico Pizzarotti. “Sono orgoglioso di aver scelto per coerenza di stare nel terzo polo. Per questo progetto di garanzia contro le destre peggiori e più incompetenti che l’Italia abbia mai conosciuto bisogna ringraziare Matteo Renzi. Ha messo il Paese davanti ai propri interessi. Farò la mia parte”. Renzi infine non perde l’occasione per attaccare ancora Letta. “Far cadere il governo Draghi e andare alle urne è un «errore clamoroso di Giuseppe Conte su cui hanno messo il carico Salvini e Berlusconi. Cosa ha fatto Letta? Ha fatto un appello all’unità, poi ha tenuto fuori noi per rancore personale. E poi l’errore più grande, lasciare fuori anche Azione. Sembra che in politica tutti i problemi nascano da rapporti personali, ma non è così”, chiarisce, citando quel “stai sereno” entrato nella storia.

A sentire i sondaggisti il terzo polo andrà bene. Ma a chi ruberanno voti, Calenda e Renzi? A leggere la stmapa internazionale l’operazione dei due ex Pd spiana la strada alla vittoria del centrodestra. Se hanno ragione loro, i voti Carlo e Matteo li ruberanno a Enrico e compagni. Anche perché, se hanno ragione i centristi del centrodestra, il centro post Dc non esiste, esiste solo il centrodestra. Staremo a vedere.


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