Ribera espone la Commissione Ue: “A Gaza è genocidio”
La vicepresidente della Commissione Ue, Teresa Ribera, afferma a chiare lettere che quello che si sta registrando a Gaza è un “genocidio”. E lo ha fatto in un’occasione formale, mentre teneva una conferenza davanti agli studenti di Sciences Po a Parigi. È la prima volta, come fa notare il portale Politico, che un’esponente dell’esecutivo Ue interviene così a gamba tesa su Israele bollando quello che sta accadendo nella Striscia come, appunto, un “genocidio”.
Ribera schiera la Commissione: “A Gaza un genocidio”
Esponente dei socialisti, vicepresidente esecutiva con la potente e importante delega all’Antitrust, la spagnola Teresa Ribera ha pronunciato una parola, appunto “genocidio”, che finora sembrava tabù per la Commissione Europea, almeno nel commentare Gaza e i casi in Medio Oriente. Agli studenti parigini, la commissaria Ue ha detto: “Il genocidio di Gaza espone il fallimento dell’Europa nell’agire e parlare con una sola voce, anche mentre le proteste si diffondono nelle città europee e quattordici membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu chiedono un cessate il fuoco immediato”.
Dietro le parole la critica alla governance Ue
Il senso della dichiarazione di Ribera su Gaza, oltre a quello di esporre la Commissione sulla questione genocidio (accusa che Israele continua a respingere con fermezza), rappresenta una critica all’attuale governance dell’Unione europea. E questa, unitamente alla vicenda mediorientale, non è una questione peregrina e anzi richiama la necessità, avvertita in maniera sempre più pressante, di superare l’attuale impostazione politica che finisce per imbrigliare anche la forza di un continente che rischia di sparire dalle carte geografiche.
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