Cronaca

Riciclaggio della camorra in 3 Tabacchi, sequestro da un milione

Indagate sette persone, al centro dell'inchiesta un colluso con il clan Amato

di Giorgio Brescia -


Un nuovo colpo alla capacità dei clan della camorra di realizzare il riciclaggio dei loro proventi nell’economia legale: sequestrate dai carabinieri su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Napoli tre rivendite di tabacchi per il valore di un milione di euro nel Casertano, tra Santa Maria Capua Vetere e Bellona.

L’inchiesta sul riciclaggio della camorra

Al centro dell’inchiesta che vede indagate sette persone, un uomo già condannato in via definitiva come concorrente esterno del clan Amato, che avrebbe anche procurato slot machine da piazzare illegalmente in diversi locali del territorio, generando ulteriori ricavi per l’organizzazione mafiosa.

Il clan Amato

Il clan Amato-Pagano, noto gruppo camorristico attivo a Napoli e nei comuni limitrofi (come Melito, Mugnano, Secondigliano, Scampia), è una costola degli “scissionisti” nati dalla faida contro il clan Di Lauro.

È diventato famigerato per il narcotraffico internazionale, per le estorsioni e il controllo di aste giudiziarie e delle abitazioni popolari, con una forte presenza anche attraverso i social network per ostentare ricchezza e carisma verso i giovani.

Tra le attività illecite messe in atto, il traffico di droga sugli assi da e verso la Spagna, il Sud America e gli Emirati Arabi, il racket di imprese, l’imposizione di acquisti a commercianti. Con i guadagni illeciti che servono pure a pagare gli stipendi mensili (le “mesate”) ai membri liberi e detenuti del clan.

Il sequestro odierno

Solo poco meno di due settimane fa, nel Casertano, il sequestro di imprese e beni – comprese alcune società di onoranze funebri – all’affiliato di un altro clan della camorra campana per 5 milioni di euro.

Oggi, la nuova operazione della Dda di Napoli, contestando il reato di “trasferimento fraudolento di valori” messo in atto per occultarne la provenienza criminale e sottrarli a eventuali sequestri o confische. Attività utilizzate per consolidare il controllo economico del clan nella gestione delle rivendite di tabacchi, sfruttandole come canale per riciclaggio e ripulitura di capitali illeciti.


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