Ambiente

Ricircola, un nuovo modo per riciclare le materie plastiche a Bologna

di Redazione -


Ricircola, è un progetto di ricerca ideato e coordinato dal Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Fonti Rinnovabili Ambiente, Mare ed Energia (Ciri Frame) dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna. Il progetto ha lo scopo di migliorare la gestione delle vaschette alimentari in plastica a fine-vita, grazie all’integrazione e alla responsabilizzazione di tutti gli attori della filiera e soprattutto con il coinvolgimento del consumatore che le riconsegna ai negozi da dove poi partono per l’impianto di riciclo del produttore stesso.

La plastica pet così riciclata è stata utilizzata per produrre altre vaschette per alimenti, mettendo in pratica azioni di economia circolare e sostenibilità ambientale. La sperimentazione è partita da alcuni prodotti Amadori e Apofruitdistribuiti in tre punti vendita Conad della Romagna (La Filanda di Faenza, Case Finali di Cesena e Pinarella di Cervia) e ha avuto la sponsorizzazione di Bper Banca che ha visto nel’iniziativa il giusto approccio green. Alla riconsegna delle vaschette, il consumatore riceveva un euro ogni cinque pezzi, ma a quanto risulta dallo studio, solo il 7% ha aderito all’iniziativa per l’incentivo economico. L’86% dei rispondenti al questionario “Ricircola” ha dichiarato che lo avrebbe fatto per meno o gratis, evidenziando una sensibilità sempre maggiore alla tutela dell’ambiente.

Augusto Bianchini, professore associato dell’Alma Mater e referente scientifico del progetto ha evidenziato che la proiezione dei dati ottenuti, considerando una durata dell’iniziativa di un anno, invece dei due mesi sperimentati, determinerebbe un aumento del 126% della plastica riciclata, una riduzione di -57% del rifiuto inviato in discarica e la sostituzione del 36% di plastica vergine con plastica secondaria, riducendo drasticamente l’impatto ambientale.

Carolina Biordi


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