Economia

Riforma del catasto, l’assist della Ue al governo. Salvini sale sulle barricate, ma Draghi è pronto a tirare diritto

La Commissione Ue chiede di adeguare i valori catastali a quelli di mercato. Il centrodestra di governo insorge: “Nessun aumento di tasse sulla casa”

di Davide Romano -


La polemica sulla riforma del catasto ci restituisce un Matteo Salvini sempre più di lotta e meno di governo. Tra sondaggi preoccupanti ed elezioni Politiche 2023 ormai a un tiro di schioppo, il segretario leghista coglie al balzo l’assist della Commissione Europea per tornare a giocare la partita a lui più congeniale, quella del confronto con Bruxelles: “Se la Ue ci impone di aumentare la tassa sulla casa si attacca al tram. La casa per gli italiani è sacra”. È tranchant la risposta del segretario del Carroccio alla “letterina” della Commissione Ue che raccomandava all’Italia di “rivedere le aliquote marginali e allineare i valori catastali ai valori di mercato”. La mente torna alla fu stagione sovranista, con l’Europa che da una parte ci giudica e ci dà istruzioni e dall’altra Salvini che risponde a muso duro: “Non c’è bisogno di una nuova imposizione fiscale sulla casa. Se la richiesta della Ue è massacrare i lavoratori, le imprese e i risparmiatori italiani la risposta sarà no”.

L’intervento nella querelle di un redivivo Claudio Borghi, di nuovo in versione “ideologo”, completa il revival del 2015: “In arrivo la letterina dall’Europa scritta dal simpatico Gentiloni. Spero sia chiaro a tutti perché il catasto è stata e sarà la battaglia della vita. L’Ue vuole aggredire le nostre case perché sanno che il possesso di una casa vuol dire libertà. La casa tassata è come in affitto”. Ma la battaglia contro la riforma del catasto non è solo roba da nostalgici no euro, visto che la Lega può contare anche sull’appoggio di Forza Italia. A dire la verità circa un paio di settimane fa il centrodestra di governo aveva raggiunto un accordo con Draghi sulla riformulazione del contestato articolo 6, quello che prevede il calcolo della rendita catastale secondo il valore di mercato. A far saltare il suddetto accordo – sulla cui concretezza aveva fin da subito espresso dubbi anche Giorgia Meloni – sarebbe stato proprio lo stesso Draghi, con l’obiettivo di mantenere alta la pressione sul centrodestra di governo nell’altra “trattativa”, quella sul Ddl Concorrenza che riguarda soprattutto la questione delle concessioni per i balneari.

A raccogliere l’assist di Bruxelles ci pensa Renato Brunetta. Il ministro per la Pubblica amministrazione risponde presente all’input europeo e assicura che “il governo tirerà diritto”, utilizzando senza remore “la fiducia per frenare i benaltristi e andare avanti con le riforme”. La posizione di Brunetta, ennesima conferma della frattura insanabile all’interno di Forza Italia, è condivisa dal sottosegretario all’Economia Cecilia Guerra: “Rispetto ai valori rilevati più di trent’anni fa, ci sono immobili che hanno aumentato di molto il loro valore, altri di poco, o lo hanno visto diminuire. Aggiornare il catasto e con esso l’Imu non servirebbe ad aumentare la tassazione sulla casa, ma a rendere l’imposta molto più equa”. La sinistra di governo ribadisce la sua posizione in linea con Draghi anche con le parole di Federico Fornaro, capogruppo di Articolo Uno alla Camera: “Vicende come quella della riforma del catasto, ad esempio, testimoniano come Lega e Forza Italia siano più interessati a difendere sterili posizioni piuttosto che contribuire a una riforma del fisco con al primo posto la lotta all’ evasione fiscale”.

Alle parole di Salvini ha replicato anche il commissario europeo Gentiloni, che ha difeso la posizione di Bruxelles: “La Commissione non ha nessuna intenzione di massacrare nessuno di tasse. Nelle raccomandazioni è scritto ‘aggiornare i valori catastali agli attuali valori di mercato’ . E non credo che rappresenti una richiesta di aumentare le tasse ma una necessità per l’Italia di cui il governo è perfettamente consapevole”. Le parole di Gentiloni non rassicurano Confedilizia, storica associazione dei proprietari di casa: “La Commissione europea conferma che la riforma del catasto inserita dal governo nella delega fiscale serve ad eseguire la raccomandazione Ue di aumentare le tasse sulla casa. A questo punto, per difendere i risparmi degli italiani l’ unica strada è bloccare la riforma”.


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