Politica

Riforma della Giustizia, si varca il Rubicone. Intervista ad Alessandro Cattaneo

di Giuseppe Ariola -


Il deputato e responsabile dei dipartimenti di Forza Italia Alessandro Cattaneo fa il punto con L’identità sulla riforma della Giustizia, il cui esame entrerà nel vivo la prossima settimana.

Si va avanti con la riforma della Giustizia, a che punto siamo?

“Lunedì inizierà la discussione generale in Aula alla Camera del provvedimento sulla separazione delle carriere: una rivoluzione voluta da sempre da Forza Italia che tiene conto della Costituzione e dei cittadini. Si rompe formalmente il ghiaccio. Con questo primo passaggio parlamentare si varca il Rubicone… proveremo a passarla al Senato per gennaio. Considerate le quattro letture, l’obiettivo può essere quello di approvarla in via definitiva entro il 2025, di sviluppare e completare le varie fasi della riforma il prossimo anno”.

È uno dei principali obiettivi di Forza Italia, in particolare quello della separazione delle carriere….

“Certamente e non da oggi, lo è dal 1994, nella convinzione che questo possa garantire una giustizia più giusta a tutti i cittadini. È sempre stato un nostro cavallo di battaglia, in primis del Presidente Berlusconi, e noi lo portiamo avanti all’insegna di una visione garantista. Voglio fare i complimenti a tutto il nostro gruppo di lavoro in Commissione Giustizia che ha dimostrato grande competenza, con il vicepresidente Pittalis e i colleghi Calderone, Costa e Patriarca. Ringrazio per il suo impegno il viceministro Sisto e anche Nazario Pagano, Presidente della Commissione Affari Costituzionali, che ha gestito nel migliore dei modi questa delicatissima priorità politica”.

La magistratura è contraria alla riforma e si sta inasprendo lo scontro con la politica, anche a causa di altri dossier. Cosa ne pensa?

“L’equilibrio dei poteri è tale nella misura in cui c’è un rispetto reciproco. Il Parlamento che fa le leggi è il cuore della democrazia e se si legifera in una direzione è perché i cittadini vogliono questo. Di certo credo sia doveroso ascoltare le voci sia di quelli che sono d’accordo, sia di quelli che sono in disaccordo, sia di quelli che propongono modifiche o miglioramenti. Lo abbiamo fatto a lungo, ma poi c’è anche la responsabilità di effettuare una scelta e di procedere con dei passi in avanti. Ed è quello che stiamo facendo”.


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