Politica

Premier eletto dal popolo: via libera del Cdm. Meloni “La riforma delle riforme”

di Eleonora Ciaffoloni -

LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIORGIA MELONI


Il Cdm di oggi ha varato il testo della riforma cosiddetta del “Premierato” ovvero che introduce l’elezione diretta del Presidente del Consiglio. A parlare a seguito della riunione dei ministri è la premier Giorgia Meloni, che spiega l’importanza della riforma, come provvedimento che “Garantisce i due grandi obiettivi che ci siamo impegnati a realizzare” e cioè “Garantire ai cittadini il diritto di scegliere da chi farsi governare” ma anche dire basta al “Trasformismo, alle maggioranze arcobaleno, ai governi tecnici e tutti quei governi che sono passati sopra la testa dei cittadini e che non hanno scelto”.

Non solo, Meloni spiega che con questa Riforma si vuole “Garantire che chi viene eletto possa governare con orizzonte legislatura, con una stabilità e con un orizzonte di 5 anni”. La stabilità, sottolinea “è condizione sostanziale per avere strategia e credibilità a livello nazionale e internazionale”.

“Io – continua Meloni – considero questa la madre di tutte le riforme che si possono fare in Italia perché se noi facciamo un passo indietro agli ultimi 20 anni, vediamo nove presidenti con 12 governi diversi”, a differenza della Francia che ha avuto quattro Presidenti della Repubblica e della Germania che ha avuto tre cancellieri, con una crescita decisamente maggiore rispetto al nostro Paese.

“O tutti i politici italiani sono peggiori (io non lo penso) – dice Meloni – o qualcosa non ha funzionato nel sistema” e cioè “L’orizzonte della legislatura: se è limitato si tende a privilegiare ciò che torna in termini di consenso, a danno degli investimenti”. La conseguenza è la “perdita di credibilità a livello internazionale, sia in progetti sia in interlocuzioni”.

Una riforma quella del Premierato che Meloni considera “fondamentale” e una “priorità”. “Proprio perché siamo governo stabile, dice, dobbiamo cogliere questa occasione per lasciare alla nazione qualcosa che possa risolvere i problemi strutturali”.

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