Ambiente

Rifugi pieni e cuccioli lasciati in strada: la maledetta estate degli abbandoni

di Eleonora Ciaffoloni -


L’estate degli abbandoni: animali in strada e rifugi pieni

Un fenomeno diffuso, disumano, che nonostante le innumerevoli campagne di sensibilizzazione non sembra voler cessare: anche nel 2023 sono tanti gli abbandoni degli animali, soprattutto in concomitanza con il periodo estivo. “Rifugi pieni, cucciolate abbandonate sotto il sole a morire, cani domestici attaccati con un guinzaglio a un palo o ad un albero” questa il resoconto-denuncia che l’Ente Nazionale Protezione Animali ha fatto a proposito delle attività quotidiane che i volontari svolgono in questo periodo. Uno scenario preoccupante, con numeri altrettanto allarmanti: soltanto nel mese di luglio 2023 i volontari hanno recuperato 2.354 cani.

Nei giorni scorsi, fanno sapere da Enpa è stata segnalata la presenza di un cane legato con una corda al guardrail in una strada di Barrafranca, in provincia di Enna. Il cane, un giovane rottweiler, era rimasto sotto il sole e, probabilmente, per provare a liberarsi si è ferito gravemente: nonostante il tempestivo arrivo sul posto dei volontari dell’Enpa di Barrafranca, insieme agli agenti della polizia locale, è stato trovato morto soffocato. L’Enpa ha presentato denuncia e ha chiesto a chiunque abbia visto qualcosa di farsi avanti.

Un’altra testimonianza, a lieto fine è quella di un cucciolo di pochi mesi, anche lui lasciato legato ad un arbusto, nei dintorni di Novara. I volontari dell’Enpa di Novara lo hanno recuperato domenica scorsa e lo hanno portato in salvo. Il piccolo non aveva microchip e non vi è nessuna testimonianza. Stesso destino per un altro cane, ritrovato legato ad un palo in una via centrale di Monza, e a Canosa, dove un meticcio di taglia media è stato salvato da un carabiniere che lo ha portato al rifugio Enpa. Verso il sud del Paese sono stati salvati da una morte certa tre cuccioli simil Breton che erano stari abbandonati in una cassetta legata con una fune, sotto il sole, vicino ad Amalfi. I volontari Enpa Costa D’Amalfi li hanno rifocillati e ora cercano per loro una famiglia. Sempre dalla stessa zona i volontari si sono imbattuti in Lily e Daisy, abbandonate per strada, con l’asfalto rovente: le due cagnoline sono state salvate e messe in sicurezza da una volontaria che le ha rimesse in sesto. Lily e Daisy hanno avuto la fortuna di trovare una bellissima e amorevole famiglia che le accolte entrambe proprio in questi giorni. Ancora un’altra storia è quella di Bea, una giovane bulldog inglese di neanche un anno che è stata ceduta a Bari da una persona che diceva di non avere più tempo per lei.

Sono tantissimi i casi di abbandono, prima delle partenze per le vacanze, ma tantissimi anche i casi di cessioni – come quello di Bea – e di decine e decine di cani che vengono riportati nei rifugi o nei canili. Lo spiegano gli stessi volontari di Enpa che nelle ultime settimane hanno raccolto tanti casi di cessioni, con le scuse più varie: “Mio marito si è trasferito all’estero e io non riesco a tenere il cane”, oppure, “è nato il bambino e non ho tempo per lui”, o ancora “ho perso il lavoro e non ho soldi per pensare anche a lui”. Eppure, sono tutte scuse che vengono messe in campo con l’arrivo dell’estate con il vero motivo da ritrovare nella mancanza di voglia nel trovare una soluzione per l’estate per i propri animali domestici e il non voler spendere denaro in pensioni per cani o dog sitter. Chiaramente, la problematica si allarga anche ai rifugi che in questo momento sono al collasso a fronte dell’aumento degli abbandoni.

Ad affermarlo è Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa: “avevamo già quantificato un 20% in più di abbandoni, ma diminuiscono le adozioni del 10%, e ora, nel mese d’agosto, sono ancora più difficili” racconta. “I nostri volontari ci riferiscono situazioni difficili in moltissime città e non solo al Sud ma anche in città come Pavia, Torino, o in molte zone della Toscana dove stanno abbandonando tantissimi cuccioli di cane da pastorizia”. E poi la presidente ricorda: “Abbandonare un animale è un reato penale. A chi invece sceglie la strada della cessione vogliamo ripetere ancora una volta: basta scuse! Le soluzioni ci sono, esistono e noi come Enpa siamo sempre impegnati a trovarle”. Non ci sono giustificazioni per gli abbandoni, fa presente Rocchi, ma “è un problema culturale che deve essere affrontato: serve educazione al rispetto degli animali”. Accogliere un animale è anche una grande responsabilità: “una decisione che va presa attraverso una scelta ponderata e non sull’onda delle emozioni del momento”. Un appello chiaro, per evitare che ciò che vediamo nelle nostre strade non si ripeta ancora, o almeno che serva a sensibilizzare più persone possibili.


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