Economia

Rigassificatori contratti con Qatar e Usa: nasce il modello tedesco

di Redazione -


Nico Bove

La prima economia europea velocizza il percorso di sostituzione delle fonti energetiche russe. Nel frattempo, i consumatori tedeschi dovranno sopportare salassi per almeno un anno, a causa dell’impennata dei costi dovuta ai tagli alle forniture di Mosca.
“Dovremo ancora sopportare prezzi più alti nel prossimo anno”, ha detto il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck. “La speranza era che i prezzi scendessero di nuovo entro la fine del 2023, quando si prevedeva di completare l’infrastruttura necessaria per sostituire le forniture di gas russo”, ha affermato ancora il ministro.
Habeck ha rilevato che, tuttavia, anche allora non ci si aspettava un loro abbassamento al di sotto dei livelli del 2021. Nel corso dell’operazione militare speciale russa in Ucraina, le forniture di gas dalla Russia, che prima del conflitto rappresentavano il 55% del consumo nazionale, sono state drasticamente ridotte. Ciò ha portato a un’importante spinta da parte del governo tedesco a riempire i siti di stoccaggio del gas da altri fornitori prima dell’inverno.
Berlino sta compiendo sforzi importanti per diversificare i suoi canali. Un nuovo terminale per l’importazione di gas naturale liquefatto (Gnl) è stato costruito in breve tempo sulla costa del Mare del Nord. Il governo ha anche introdotto un limite temporaneo al prezzo del gas naturale, del riscaldamento e dell’elettricità per alleggerire il carico che grava sui consumatori e sull’industria.
Il politico di Lubecca ha evidenziato l’importanza dell’espansione delle infrastrutture: “I prezzi sono così alti perché metà del gas che la Germania consuma è stata tagliata dal congelamento delle forniture di Putin, e non avevamo infrastrutture di approvvigionamento a parte i gasdotti. Se riusciremo ad espanderci ulteriormente al ritmo attuale, ricollegheremo la Germania al mercato mondiale. E poi otterremo anche prezzi del mercato mondiale, che sono significativamente inferiori a quelli che abbiamo ora”.
RWE, il più grande produttore di elettricità del Paese, e Sempra Energy, società nordamericana di infrastrutture energetiche, hanno firmato un accordo di compravendita per la fornitura di circa 2,25 milioni di tonnellate all’anno di Gnl. Ciò corrisponde rispettivamente a circa 30 carichi di gas naturale liquefatto e circa 3 miliardi di metri cubi (BCM) all’anno di gas naturale. Il Gnl partirà dal terminale di Port Arthur in Texas, negli Stati Uniti. Le operazioni dovrebbero iniziare nel 2027.
“La nostra partnership con Sempra, una delle aziende leader per le infrastrutture di Gnl negli Stati Uniti, è un altro passo importante per diversificare l’approvvigionamento di gas della Germania e quindi contribuisce a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento in Europa su un base a lungo termine”, ha commentato Andree Stracke, CEO di RWE Supply & Trading. Per conto del governo tedesco, il produttore ha noleggiato due cosiddette “Unità di stoccaggio e rigassificazione galleggianti” (FSRU) e ne gestirà una a Brunsbuttel, vicino ad Amburgo, a partire da gennaio 2023. A qualche mese fa risale, invece, l’intesa con il Qatar per il gas naturale. Il rigassificatore interessato sarà quello di Brunsbüttel, ancora in costruzione nello Schlsewig-Holstein, alla foce dell’Elba. Il contratto con gli emiri ha una durata di 15 anni.
Oltre al colosso Qatar Energy, è coinvolta anche anche la società statunitense ConocoPhillips, alla quale sono affidati il trasporto e consegna di due milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto all’anno a partire dal 2026. “Un tassello per il futuro approvvigionamento energetico della Germania”, lo ha definito il cancelliere Olaf Scholz, svelando il “modello” che si intende seguire: “Faremo in modo che siano molti e diversi i Paesi che garantiscono il nostro approvvigionamento energetico”.

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