Attualità

Rincari energetici, 7 imprese food & beverage su 10 in crisi

di Angelo Vitale -


Ritorna pesantissima, a carico dei segmenti più esposti del sistema imprenditoriale, la pressione dei rincari energetici. Per sette aziende italiane su dieci (69,2%) del settore food&beverage il problema più grave causato dalla crisi permanente che l’economia globale sta vivendo da oltre 3 anni, è l’inflazione energetica. Lo rileva il sondaggio di The European house – Ambrosetti, un’intervista a un campione di 500 aziende del comparto, presentato in occasione del settimo forum ‘La Roadmap del futuro per il food&beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni’.

Prepotente, anche la preoccupazione per l’approvvigionamento dei materiali solitamente assicurati dall’import. Al secondo posto dell’elenco degli impatti negativi, gli effetti della crisi inflattiva delle materie prime (49,9%), e via via gli strascichi della pandemia covid (23,0%) e, in linea con la crescita dei prezzi sulle materie prime, la difficoltà di approvvigionamento degli input produttivi (22,2%).

All’ultimo posto – per ora, considerata la scorsa stagione estiva che attaccò pesantemente l’economia per la questione, l’impatto dei danni legati alla siccità (13,5% delle imprese), da Ambrosetti spiegato nella storica dipendenza da materie prime estere delle aziende italiane. Nonostante questi impatti, rimane una residuale anche se minoritaria quota di ottimismo: 1 impresa su 3 ha dichiarato di aver mantenuto il proprio piano strategico in questo periodo di crisi.

 


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