Economia

Rinnovabili e chip, Dal Fabbro (Iren): In Italia e Europa una partita persa

di Angelo Vitale -


Una poderosa sveglia al governo e a quanti altri immaginano una “sovranità” su rinnovabili e chip: non l’avremo mai di fronte ai giganti asiatici. Un’indipendenza della supply-chain è “una partita persa”, ma l’Europa e l’Italia possono giocare una loro partita sul tema delle materie prime critiche. Lo ha detto il presidente di Iren Luca Dal Fabbro, intervenendo a Italian Renewables Investment organizzato da Forum Althesys Strategic Consultants e Green Horse Advisory.

“Pensare oggi di avere una supply chain che ci renda indipendenti, come direbbe qualcuno “sovrani”, è una partita persa – ha premesso Dal Fabbro – . La partita delle tecnologie rinnovabili l’Europa l’ha persa e l’America si appresta a perderla. Nel senso che batterie, pannelli fotovoltaici sono oggi prerogative della Cina. Sui microprocessori invece se la giocano Taiwan con i cinesi e gli americani”, ha aggiunto il presidente di Iren.

“Dov’è – ha puntualizzato – che la partita europea può essere giocata? Intanto sull’approvvigionamento di alcune materie critiche”.

Dal Fabbro ha segnalato che “l’industria italiana dipende da cinque materie critiche” e che Iren “sta investendo molto su impianti a economia circolare sul recupero delle materie critiche, queste cinque in particolare: oro, argento, platino, litio e rame, attraverso il recupero dei rifiuti elettrici”. L’Italia – ha detto ancora il presidente Iren – “è ricca di opportunità di recupero, molto più di quello che noi pensiamo. Le nostre città sono miniere a cielo aperto”.

 


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