Attualità

Riso contaminato, esplode il caso in Europa

La denuncia del leghista Borchia: "Livelli allarmanti nelle importazioni, più controlli"

di Maria Graziosi -


Esplode il caso del riso contaminato in Europa e la Lega attacca a muso duro Bruxelles. E lo fa proprio alla vigilia della pubblicazione degli accordi commerciali con il Mercosur che aprirebbero le frontiere, stando a quanto accusano gli agricoltori ormai da mesi, a beni alimentari prodotti con standard di sicurezza più bassi rispetto a quelli imposti dall’Unione europea ai suoi contadini. Una questione, dunque, che parte dal riso ma che finirà direttamente al centro del dibattito comunitario.

Riso contaminato, la denuncia della Lega

Il capodelegazione leghista a Bruxelles, Paolo Borchia, ha denunciato a Verona quanto sta accadendo alle frontiere europee: “L’aumento delle importazioni di riso contaminato da pesticidi è allarmante, questo è un grosso problema che Bruxelles non può più ignorare: la sicurezza alimentare non è garantita”. E ha aggiunto: “Dai dati del portale RASFF, che monitora la qualità degli alimenti, emerge un incremento preoccupante di partite di riso in Europa con livelli di pesticidi superiori alla norma”. Tanto basta per far scattare l’allarme.

“Tutelare la sicurezza dei cittadini”

Borchia ha quindi aggiunto: “Urge rafforzare i controlli alle frontiere, monitorare con frequenza i risi provenienti da paesi con uso massiccio di pesticidi e prevedere sanzioni severe per chi viola le regole. Non possiamo permettere che la salute dei cittadini e il mercato europeo siano messi a rischio da importazioni non conformi”. Dunque ha concluso: “La Commissione europea deve prendere subito provvedimenti concreti per garantire trasparenza, sicurezza e una competizione leale nel settore agricolo”. Eccolo, dunque, il riferimento alla vexata quaestio che parte dal riso contaminato e termina nel dibattito politico. Il tema dell’accordo Mercosur.


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