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Rivoluzione sanità: ecco cosa prepara Meloni

Rivoluzione sanità, pronto il piano di Giorgia Meloni per la riorganizzazione del ministero della Salute. Dopo una lunga ‘gestazione’, è pronto infatti il decreto del presidente del Consiglio, sul “Regolamento di organizzazione” del dicastero, che sarà ora sottoposto all’esame del Cdm. Tra le principali novità del decreto, l’articolazione in 4 Dipartimenti e 12 Direzioni generali, tra cui una dedicata alle “emergenze sanitarie”, una ai “corretti stili di vita e ai rapporti con l’ecosistema”, così come una direzione generale della “programmazione e – questa la novità – dell’edilizia sanitaria”.

In particolare, con la rivoluzione della sanità predisposta dalla premier Meloni per riorganizzare il ministero, il Dipartimento dell’amministrazione generale, delle risorse umane e del bilancio è articolato nelle Direzioni generali delle Risorse umane e del bilancio; della Comunicazione; della Vigilanza sugli Enti e degli organi collegiali. Il Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie è articolato nelle Direzioni generali della Prevenzione; della Ricerca e dell’innovazione in sanità e delle Emergenze sanitarie. Il Dipartimento della Programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Ssn è articolato nelle Direzioni generali della Programmazione e dell’edilizia sanitaria; delle professioni sanitarie e delle politiche in favore del Ssn e dei Dispositivi medici e del farmaco. Infine il Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema (One Health) e dei rapporti internazionali articolato nelle Direzioni generali dei corretti stili di vita e dei rapporti con l’ecosistema; dell’Igiene e della sicurezza alimentare e della salute animale.

Scompare quindi il Segretariato generale e nasce la Conferenza permanente dei Capi Dipartimento che – come recita l’articolo 1 del decreto – “svolge funzioni di coordinamento generale sulle questioni comuni alle attività di più Dipartimenti e può formulare proposte al ministro per l’emanazione di indirizzi e direttive al fine di assicurare il raccordo operativo tra i Dipartimenti medesimi”. La Conferenza – si legge – “si riunisce, in via ordinaria, almeno una volta ogni due mesi, e in via straordinaria su richiesta di almeno un Capo Dipartimento” e “inoltre su richiesta del ministro”. Confermata infine l’Unità di Missione per l’attuazione del Pnrr.

 

 

Rivoluzione sanità, pronto il piano di Giorgia Meloni per la riorganizzazione del ministero della Salute. Dopo una lunga ‘gestazione’, è pronto infatti il decreto del presidente del Consiglio, sul “Regolamento di organizzazione” del dicastero, che sarà ora sottoposto all’esame del Cdm. Tra le principali novità del decreto, l’articolazione in 4 Dipartimenti e 12 Direzioni generali, tra cui una dedicata alle “emergenze sanitarie”, una ai “corretti stili di vita e ai rapporti con l’ecosistema”, così come una direzione generale della “programmazione e – questa la novità – dell’edilizia sanitaria”.

In particolare, con la rivoluzione della sanità predisposta dalla premier Meloni per riorganizzare il ministero, il Dipartimento dell’amministrazione generale, delle risorse umane e del bilancio è articolato nelle Direzioni generali delle Risorse umane e del bilancio; della Comunicazione; della Vigilanza sugli Enti e degli organi collegiali. Il Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie è articolato nelle Direzioni generali della Prevenzione; della Ricerca e dell’innovazione in sanità e delle Emergenze sanitarie. Il Dipartimento della Programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Ssn è articolato nelle Direzioni generali della Programmazione e dell’edilizia sanitaria; delle professioni sanitarie e delle politiche in favore del Ssn e dei Dispositivi medici e del farmaco. Infine il Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema (One Health) e dei rapporti internazionali articolato nelle Direzioni generali dei corretti stili di vita e dei rapporti con l’ecosistema; dell’Igiene e della sicurezza alimentare e della salute animale.

Scompare quindi il Segretariato generale e nasce la Conferenza permanente dei Capi Dipartimento che – come recita l’articolo 1 del decreto – “svolge funzioni di coordinamento generale sulle questioni comuni alle attività di più Dipartimenti e può formulare proposte al ministro per l’emanazione di indirizzi e direttive al fine di assicurare il raccordo operativo tra i Dipartimenti medesimi”. La Conferenza – si legge – “si riunisce, in via ordinaria, almeno una volta ogni due mesi, e in via straordinaria su richiesta di almeno un Capo Dipartimento” e “inoltre su richiesta del ministro”. Confermata infine l’Unità di Missione per l’attuazione del Pnrr.

 

 

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