Roccaraso: ecco come il web 2.0 ha rivoluzionato la comunicazione
Da Tik Tok alla stampa d’oltremanica il caso ‘Roccaraso’ ha travalicato i confini nazionali finendo sulle prime pagine del prestigioso quotidiano britannico The Guardian: alle cinque del mattino di domenica 26 gennaio, con una spesa di appena 30 €, un esercito di circa 12000 persone, munite di panini e frittata di pasta al sacco é partito, da Napoli e provincia, alla volta del paesino dell’Alta Val di Sangro.
A destare scalpore, non solo le foto e i video dei rifiuti scaricati ai piedi delle piste, ma, soprattutto, gli oltre 260 bus colmi di turisti che, nella sola giornata di domenica hanno bloccato, per ore, la statale 17, ovvero la strada che porta alla piccola stazione sciistica dell’appennino abruzzese.
Numeri definiti “assurdi” dal sindaco Francesco Di Donato che, dopo aver invocato l’intervento dell’esercito per gestire l’ordine pubblico, ha disposto il potenziamento di controlli e posti di blocco attraverso il dispiegamento, fino al 2 marzo, di oltre cento agenti per assicurarsi che l’ordinanza venga rispettata ed imponendo, altresì, un sistema di targhe alterne, oltre al limite massimo di cento mezzi al giorno, con obbligo di preventiva prenotazione sul sito istituzionale dell’Amministrazione comunale di Roccaraso.
Con appena 1500 abitanti, il caratteristico e tranquillo borgo montano abbarbicato ad oltre 1200 metri di altitudine, tra il Parco della Maiella ed il Parco Nazionale d’Abruzzo, risulta, infatti, decisamente inadeguato a contenere un afflusso turistico così elevato, tuttavia, secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Mattino’, nonostante l’attenta strategia messa in campo dalle istituzioni, nel weekend si assisterà ad un nuovo esodo da bollino nero, come anche sottolineato dal deputato di AVS Francesco Emilio Borrelli, secondo cui le prenotazioni avrebbero già superato quota ventimila.
Sempre secondo il quotidiano partenopeo, il clamore dell’evento avrebbe spinto ad indagare la Procura sul business dei pullman organizzati da vari tiktoker e influencers, ipotizzando un giro di riciclaggio ed evasione fiscale, anche se al momento non vi sarebbero fascicoli d’indagine aperti e nessuna attività illegale segnalata.
A suggerire per prima la “gita a Roccaraso” sarebbe stata, sui social, l’influenzer partenopea Rita De Crescenzo che, con un seguito di circa 2 milioni di followers avrebbe mandato in tilt l’algoritmo che regola le gite mordi e fuggi scatenando un vero e proprio fenomeno di overtourism.
In realtà, la neomelodica dal colbacco bianco è riuscita laddove tour operators e istituzioni hanno fallito: al di là degli aspetti folkloristici del caso, la capacità comunicativa di Rita ci dovrebbe far riflettere su quelle che sono le nuove strategie di comunicazione del Web 2.0. Oggi l’utente, non è solo fruitore, ma interagisce con i contenuti di internet, di cui ora è a anche potenziale creatore, grazie alla nuova tecnologia, la comunicazione su internet, si è trasformata rapidamente da unilaterale a bilaterale rendendo le informazioni della rete fruibili dai meno esperti a livello digitale e segnando, di conseguenza, un’incredibile svolta nell’era dell’informazione digitale.
Già a partire dagli anni ‘90 internet rivoluzionò le strategie di giornalisti, opinionisti e aziende rompendo le barriere territoriali e ridisegnando la presenza online delle imprese, anche perchè le campagne pubblicitarie su questo mezzo erano e sono meno costose rispetto agli strumenti
tradizionali come giornali, radio e televisioni.
Sebbene esistano innegabilmente dei rischi legati all’utilizzo dei social network, come il diffondersi delle fake news e la tutela della privacy, in virtù della quale Facebook ed altri social hanno più volte modificato le proprie policy sulla proprietà intellettuale e sul trattamento dei dati, ad oggi essi costituiscono una delle principali fonti di notizie, grazie soprattutto all’incontestabile semplicità ed immediatezza con cui il cittadino entra in contatto con il contenuto digitale.
Un discorso sempre più valido per le PMI e per l’industria del turismo laddove l’uso strategico di blog, social network e recensioni online consente di costruire relazioni autentiche, aumentare la visibilità del brand e influenzare positivamente le decisioni d’acquisto dei clienti.
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