Attualità

Roger Waters sostiene la Global Sumud Flotilla

Lo storico volto dei Pink Floyd in videocollegamento con l'Ansa: “Avete una bussola morale che vi guida verso Gaza”

di Giuseppe Ariola -


Roger Waters, storico fondatore dei Pink Floyd e da anni voce critica contro le politiche di Israele, ha espresso un forte sostegno alla Global Sumud Flotilla, l’iniziativa internazionale che tenta di portare aiuti umanitari a Gaza. In un videocollegamento con l’ANSA, il musicista britannico ha definito la missione “un esempio per tutti” e ha parlato della necessità di seguire una “bussola morale” per opporsi a guerre, ingiustizie e violazioni dei diritti umani.

La “bussola morale” della Flotilla

Secondo Roger Waters, il grande vantaggio della Flotilla rispetto all’IDF e allo Stato di Israele è proprio la forza etica che la guida: “Avete una bussola morale e la state seguendo. Vi sta conducendo nella giusta direzione per fare qualcosa di buono. Siete un esempio per tutti noi, attraversando il Mediterraneo per raggiungere Gaza”. Il musicista ha sottolineato come miliardi di persone in tutto il mondo condividano lo stesso spirito: “Stiamo tutti seguendo quella bussola morale insieme a voi”. Roger Waters ha poi affrontato il tema delle possibili conseguenze della missione: “È molto improbabile che una qualsiasi delle imbarcazioni riesca a consegnare latte, cibo e medicine a Gaza, perché gli israeliani probabilmente le intercetteranno tutte in acque internazionali. Potrebbero o non potrebbero uccidere qualcuno, ma probabilmente arresteranno tutti”. Nonostante ciò, per il musicista la Flotilla rappresenta un segnale importante: un atto di resistenza civile contro blocchi e restrizioni.

Una critica al potere globale

Nel suo intervento Waters ha criticato duramente i governi occidentali, accusati di non aver fermato le violenze a Gaza: “Rimango sbalordito ogni giorno dal fatto che non abbiamo fermato questo genocidio dall’esterno. I nostri governi non lo hanno fatto, e questo è sconcertante”. Ha aggiunto che ciò che avviene in Palestina ricalca i modelli di colonialismo europeo: conquiste, sfruttamento e oppressione dei popoli indigeni. “Quello che sta facendo Israele oggi in Palestina – ha detto – è lo stesso che le potenze europee hanno fatto per secoli in tutto il mondo”. Per Roger Waters, la novità di oggi è che le persone comuni, soprattutto nei paesi del Sud globale, stanno finalmente trovando la propria voce: “La gente comune del mondo sta iniziando a parlare con i nostri cuori e le nostre menti. Sempre più persone dicono: ci preoccupiamo dei nostri fratelli e sorelle. E in questo caso, dei nostri fratelli e sorelle palestinesi”. Waters ha definito la Flotilla un simbolo di questa presa di coscienza collettiva, che trasforma un’azione simbolica in un messaggio universale di solidarietà.

Attivismo e musica

Il fondatore dei Pink Floyd è noto per il suo attivismo politico a sostegno del popolo palestinese. Nel tempo ha più volte criticato la politica israeliana e denunciato la passività dei governi occidentali. Anche in questa occasione ha ribadito la necessità di “invertire la rotta della nave dello Stato”, accusando i leader mondiali di portare le società “verso gli scogli, senza credere nell’amore e nella verità”. Il messaggio di Roger Waters alla Global Sumud Flotilla si inserisce in un momento di grande tensione internazionale. La missione, pur consapevole dei rischi di intercettazione da parte di Israele, vuole essere un atto simbolico di resistenza pacifica. Per Waters, la vera forza sta nella “bussola morale” che unisce persone comuni in ogni parte del mondo nella lotta per la giustizia e la solidarietà con il popolo palestinese.


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