Roma, Gualtieri: “Entro cinque anni potremo fare il bagno nel Tevere”
Il progetto per il sindaco della Capitale è "realistico", già pronto un gruppo di lavoro
Entro cinque anni i romani potrebbero tornare a fare il bagno nel Tevere. Lo ha annunciato il sindaco Roberto Gualtieri, delineando un progetto ambizioso che punta a restituire al fiume un ruolo centrale nella vita della Capitale, non più solo come elemento paesaggistico o storico, ma anche come spazio di socialità e sport.
Bagno nel Tevere: per Gualtieri un progetto “realistico”
L’obiettivo, ha spiegato Gualtieri, è realistico: “Abbiamo già insediato un gruppo di lavoro che a breve sarà interistituzionale. Ho parlato personalmente con il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e con il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Tutti hanno confermato che si tratta di un traguardo raggiungibile”.
Sul fronte dei costi, il sindaco ha sottolineato che l’investimento dovrebbe essere inferiore a quello sostenuto da Parigi per la Senna, in vista delle Olimpiadi 2024. Nella capitale francese, infatti, si è dovuto partire da un livello di inquinamento molto più elevato, con interventi su larga scala per il trattamento delle acque reflue e per la depurazione degli scarichi. Dopo decenni di lavori e ingenti fondi, quest’estate Parigi ha potuto festeggiare la possibilità di tuffarsi nella Senna per la prima volta dal 1923.
Roma, secondo Gualtieri, parte da una situazione meno compromessa: “Ci sono già oggi alcune zone del Tevere che in determinati giorni sarebbero balneabili. Tuttavia, per garantire una balneabilità piena, soprattutto nel tratto a valle della confluenza con l’Aniene, servono interventi mirati”.
Il primo passo è il monitoraggio degli scarichi, con uno screening già avviato dalla Polizia della Città Metropolitana lungo l’Aniene, anche oltre i confini del Comune di Roma. Proprio gli scarichi non controllati rappresentano una delle cause principali dell’attuale non balneabilità. Parallelamente, sono state individuate tre-quattro azioni prioritarie, che coinvolgeranno tecnici, comunità scientifica e istituzioni, per arrivare a un cronoprogramma dettagliato.
Il sogno di un Tevere balneabile non è quindi più soltanto un annuncio suggestivo, ma una prospettiva concreta. Se Parigi ha dimostrato che restituire vita ai grandi fiumi urbani è possibile, Roma potrebbe nei prossimi anni seguire lo stesso percorso, aprendo scenari inediti di vivibilità, turismo e qualità ambientale per la città eterna.
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