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Rosalia Messina Denaro condannata a 14 anni: era l’alter ego del boss

di Giorgio Brescia -


Condannata a 14 anni di carcere Rosalia Messina Denaro, sorella del boss mafioso Matteo Messina Denaro morto un anno fa in carcere. La donna è accusata di associazione mafiosa aggravata e ricettazione. Il processo si è tenuto con il rito abbreviato. Per l’accusa Rosalia Messina Denaro era una donna boss, ritenuta alter ego del fratello, custode dei segreti della latitanza e dell’intera famiglia mafiosa.

L’ha condannata a 14 anni – Rosalia è in carcere dal marzo dell’anno scorso, poche settimane dopo il blitz in cui il fratello fu sorpreso e arrestato dal Ros alla clinica La Maddalena di Palermo – il Gup di Palermo, Clelia Maltese.

Secondo l’accusa, rappresentata in aula dai pm Gianluca De Leo e Pierangelo Padova, la sorella maggiore di Messina Denaro avrebbe aiutato per anni il capomafia a sottrarsi alla cattura e avrebbe gestito per suo conto la “cassa” della “famiglia” mafiosa e la rete di trasmissione dei ‘pizzini’, consentendo così al boss di mantenere i rapporti con i suoi uomini durante la sua lunga latitanza, finita con l’arresto il 16 gennaio 2023. Messina Denaro è poi morto nel settembre scorso per un male incurabile.

Il 29 marzo scorso l’accusa aveva chiesto per l’imputata, vero alter ego del criminale, la condanna a 20 anni. È da lei, infatti, che sono partite le indagini che hanno portato all’arresto del capomafia. In un’abitazione a disposizione di Rosalia Messina Denaro era stato trovato – nascosto nella gamba metallica di una sedia – il pizzino in cui si parlava della malattia del boss di Castelvetrano. Tutte le indagini sono state svolte dal Ros, coordinato dalla Dda di Palermo, diretta da Maurizio de Lucia e Paolo Guido.


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