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Rush finale per l’Ops Mps su Mediobanca: gli scenari

Alle 17.30 scade il termine per portare le azioni in adesione: Siena punta a superare il 50%

di Maria Graziosi -


Mediobanca, il giorno finale dell’Ops lanciata da Monte dei Paschi. Le adesioni chiuderanno entro le 17.30 di oggi ma un nuovo round si aprirà dal 16 settembre al 22. Rocca Salimbeni, che riconosce un premio dello 0,4% a chi porterà le sue azioni Mediobanca in adesione, attende con trepidazione. La stessa che si respira a piazzetta Cuccia. Intanto entrambi i titoli, in forte calo dopo il rilancio di Mps su Mediobanca ufficializzato nei giorni scorsi, vivono una fase di indecisione da parte degli investitori che attendono la conclusione del round per piazzare i loro colpi.  

Mediobanca-Mps, la sfida all’ultima adesione

La situazione al momento è questa. Mps ha già superato la soglia minima del 35% del capitale sociale di Mediobanca. Ma guai a rilassarsi perché il compito più arduo arriva ora. Già, Rocca Salimbeni punta a conquistare (almeno) il 50% della compagine per poter esercitare il pieno controllo sul consiglio d’amministrazione della banca milanese. In ballo c’è poco meno del 5 per cento delle azioni. Allo stato attuale, coi dati diffusi venerdì scorso, Mps era già salita al 45,8% di Mediobanca. In tutto, stando ai dati Bankitalia, nella sola giornata del 5 settembre erano passate in adesione poco più di 43,7 milioni di azioni. In tutto ce ne sono poco più di 372,5 milioni e mezzo.

La profezia di Sileoni

Mps potrebbe non fermarsi a Mediobanca. Almeno secondo il segretario Fabi Lando Maria Sileoni che su La7, nei giorni scorsi, ha profetizzato una “nuova” aggregazione importante per Rocca Salimbeni: “Monte dei Paschi è come una squadra di calcio di serie A molto importante con 500 anni di storia che all’improvviso retrocede in serie C. Poi a distanza di due anni vince il campionato o quasi”. Quindi ha aggiunto: “Tre governi cioè Monti, Renzi e Gentiloni hanno dato 18,3 miliardi di euro per salvare Mps a cui si sono aggiunte risorse degli azionisti privati. Lovaglio ha avuto l’intuizione di realizzare un’operazione storica. Con questa operazione, oggi il gruppo bancario si appresta ad affrontare la seconda fase che è quella più importante. Potrebbe rimanere sola con Mediobanca o cercare un’aggregazione importante. Come in molti altri casi in passato, anche l’operazione di Mps su Mediobanca ha avuto il via libera del governo”.


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