Russia censura Fight Club: vietato abbracciarsi, ma il pugno resta
Dal bacio socialista al divieto d’affetto: evoluzione (involutiva) del contatto maschile made in Cremlino
Vulnerabilità maschile in Russia
C’erano tempi in cui i leader sovietici si scambiavano baci sulle labbra davanti alle telecamere. Era il gesto simbolico della fratellanza socialista, immortalato nel celebre murale del “bacio fraterno” tra Brežnev e Honecker. Oggi, nella Russia post-sovietica, un abbraccio tra uomini in un film è considerato troppo. Troppo cosa? Troppo umano, troppo intimo, troppo pericoloso. Meglio un bel cazzotto, purché virile e privo di emozioni.
Russia censura Fight Club, versione igienizzata
Il servizio di streaming Amediateka ha deciso che Fight Club doveva essere ripulito. Così ha eliminato la scena in cui Edward Norton abbraccia un altro uomo durante un gruppo di supporto. Non sia mai che la vulnerabilità maschile venga mostrata senza sarcasmo. Via anche i riferimenti a suicidio, incesto, genitali. Il gruppo “per sopravvissuti all’incesto” è stato ribattezzato, e le immagini anatomiche offuscate. Il risultato? Un film che parla di alienazione e identità, ma senza contatto, senza carne, senza verità.
Zombie sì, ma etero
Amediateka non è nuova a questi tagli chirurgici. Dalla versione russa di The Walking Dead sono spariti 46 minuti: storie LGBTQ+, aborto, droghe. Gli zombie possono sbranarti, ma non devono avere orientamenti sessuali. Il Cremlino ha fatto della “difesa dei valori tradizionali” una crociata culturale. L’arte viene sterilizzata, la complessità umana ridotta a cliché innocui. In un paese dove un tempo il bacio tra uomini era un gesto di potere, oggi un abbraccio è un atto sovversivo.
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