Esteri

Russia, iniziata la seconda fase delle esercitazioni nucleari

di Flavia Romani -


È iniziata la seconda fase delle esercitazioni nucleari non strategiche dell’esercito russo, come annunciato dal ministero della Difesa di Mosca. In un comunicato ufficiale, il dicastero guidato da Andrej Rėmovič Belousov ha dichiarato: “In conformità con la decisione del presidente della Federazione Russa, è iniziata la seconda fase delle esercitazioni delle forze nucleari tattiche”. Questa fase delle esercitazioni, ha specificato il ministero, coinvolge anche alcune unità dell’esercito bielorusso. L’obiettivo principale di questa attività militare è verificare la preparazione delle armi nucleari tattiche per “garantire incondizionatamente la sovranità e l’integrità territoriale dello Stato dell’Unione”, riferendosi alla Russia e alla Bielorussia.

La prima fase delle esercitazioni era stata annunciata da Mosca il 21 maggio scorso. In quell’occasione, nel distretto meridionale russo, erano stati testati anche alcuni missili ipersonici Kinzhal. Una novità significativa della seconda fase delle esercitazioni nucleari tattiche è la partecipazione della Bielorussia, sotto la guida di Aleksandr Lukashenko, storico alleato del presidente russo Vladimir Putin.

Durante un recente intervento al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, il leader del Cremlino ha discusso l’eventualità dell’uso di armi nucleari in Ucraina. Putin ha affermato: “L’uso di tali armi è possibile solo in casi eccezionali, che non si sono ancora verificati”.

Questa dichiarazione evidenzia la cautela con cui la Russia intende maneggiare il potenziale uso delle sue capacità nucleari, riservandole come ultima risorsa in situazioni straordinarie. La cooperazione con la Bielorussia in queste esercitazioni rafforza ulteriormente l’alleanza strategica tra i due paesi, sottolineando l’impegno congiunto per la difesa e la sovranità territoriale dell’Unione.


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