Attualità

Russia, Kosovo e Tunisia: a Lussemburgo il vertice dei ministri degli Esteri Ue

di Angelo Vitale -


Russia, Kosovo e Tunisia. Questi i tre argomenti principali al tavolo del vertice dei ministri degli Esteri dell’Unione oggi a Lussemburgo. Per l’Italia, ci sarà il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il Consiglio, presieduto dall’Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, ha come primo punto all’ordine del giorno la crisi nella Federazione russa, su cui Tajani ha avuto ripetuti contatti con gli omologhi G7.

I 27 ministri degli Esteri si confronteranno anche sulla situazione in Ucraina e sulle prospettive generali dell’aggressione russa al Paese, discutendone con il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba in collegamento da Kiev.

Procederanno quindi a uno scambio di opinioni sulle relazioni tra l’Ue e l’America latina e i Caraibi, in preparazione del vertice dei capi di Stato e di governo Ue-Celac previsto tenersi a Bruxelles il 17-18 luglio prossimi. A seguire, il Consiglio passerà alle principali questioni di attualità, in particolare con aggiornamenti nell’ambito del dialogo tra Serbia e Kosovo, sulla situazione in Tunisia, e nel Nagorno-Karabakh.

Sabato, Borrell aveva avuto colloqui con i due protagonisti, il presidente serbo Aleksandar Vucic e il premier kosovaro Albin Kurti, convocati per colloqui urgenti ed incontrati separatamente per loro volontà. La crisi tra autorità kosovare e serbe è infatti tornata ad acuirsi dopo l’arresto di tre agenti della polizia di Pristina da parte delle autorità di Belgrado. Nel confronto, la necessità di ripetere le contestate elezioni locali ed di adottare misure per  a ridurre le violenze nell’area.

Venerdì scorso, invece, c’era stato un approfondimento sulla speranza di “trovare un accordo” sul programma di aiuti per la Tunisia annunciato in occasione della visita di Ursula von der Leyen, Giorgia Meloni e Mark Rutte al presidente Kais Saied “prima del Consiglio Europeo”. Circostanza collegata strettamente all’urgenza di un accordo tra Tunisie e il Fondo Monetario Internazionale. Lo aveva spiegato un alto funzionario Ue, in vista del Consiglio Affari Esteri di oggi a Lussemburgo. “Per il nostro quadro giuridico, possiamo dare assistenza macrofinanziaria” solo in presenza di un accordo con il Fmi, aveva ricordato. “Ci stiamo lavorando e continueremo a lavorarci”, aveva aggiunto. notando che a suo parere nelle ultime settimane i numeri degli arrivi di migranti irregolari dalla Tunisia sulle coste italiane sono “radicalmente calati”.


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