Rutte e von der Leyen dissotterrano l’Aja di guerra
I vertici di Nato e Ue insistono sul sostegno all'Ucraina e spingono per la corsa al riarmo
Il segretario generale della Nato Mark Rutte, durante un punto stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha anticipato che nel corso del vertice Nato che si è aperto ieri all’Aja saranno assunte “decisioni importanti” sull’Ucraina, “basate sul vertice dello scorso anno a Washington, dove abbiamo deciso che c’è questo percorso irreversibile per l’Ucraina verso la Nato”.
Asse Nato-Ucraina
“Naturalmente, non posso rivelare nulla sulla dichiarazione finale del vertice, ma possiamo tranquillamente presumere che ci sarà un linguaggio importante sull’Ucraina e sostegno all’Ucraina, anche finanziariamente”, ha assicurato Rutte, ribadendo l’importanza della cooperazione Nato-Ucraina.
Al conflitto russo-ucraino è dedicata una riunione dei ministri degli Esteri nel formato del “Consiglio Nato-Ucraina”, per consentire agli Alleati di ricevere valutazioni aggiornate sull’andamento delle operazioni sul campo di battaglia e sul processo negoziale da parte del ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha. Previsto per il primo pomeriggio un incontro tra il presidente americano Donald Trump e l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
La corsa al riarmo di von der Leyen
“L’Europa della difesa si è finalmente risvegliata”, ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Abbiamo lanciato il Piano per il Riarmo dell’Europa, che mobiliterà 650 miliardi di euro in investimenti per la difesa nei prossimi quattro anni. Inoltre, in soli quattro mesi, abbiamo creato un nuovo strumento finanziario, che abbiamo chiamato Safe, con 150 miliardi di euro in prestiti per appalti comuni. Nel complesso: Readiness 2030 significa 800 miliardi di euro nei prossimi quattro anni da investire nella difesa”, ha rimarcato von der Leyen.
La posizione dei vescovi
Traguardi che sono in contrasto con quanto auspicato dalla Commissione delle conferenze episcopali dell’Unione europea in un documento diffuso in vista della riunione del Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles domani e dopodomani per discutere delle sfide geo-economiche e degli sviluppi della guerra in Medio Oriente e in Ucraina: “La spesa per la difesa rimanga proporzionata ai bisogni effettivi e sia guidata dall’obiettivo della sicurezza umana e della pace, non da interessi commerciali”.
“L’obiettivo principale è la pace, non il riarmo o la competitività dell’industria della difesa”, hanno sottolineato i Vescovi europei insistendo sulla “costruzione di una nuova architettura globale di pace”.
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