Economia

Saipem crolla in Borsa: è allarme conti

di Alessio Gallicola -

??????????????????????????????????????????????


In una giornata che ha visto la Borsa riaprire in segno positivo, trainata dal Mattarella bis, la notizia è senz’altro il crollo di Saipem. La società del settore dell’energia e delle infrastrutture ha registrato una battuta d’arresto del -33,6%, crollando in borsa con il titolo che cede il 30%. Non si tratta di una novità in assoluto, Saipem è infatti da tempo in difficoltà ma certo un crollo di questo tipo lancia un campanello d’allarme sul suo futuro. Il titolo ha fatto registrare questa caduta a seguito della revisione dei conti, in rosso nel 2021 e in grossa difficoltà per l’immediato futuro, con un fatturato sotto le previsioni per oltre un miliardo di euro.

La Borsa ha reagito in questo modo all’indomani del consiglio di amministrazione in cui l’ad Francesco Caio ha illustrato la necessità di rivedere le previsioni sul bilancio. E’ partito quindi un appello agli azionisti Eni e Cassa Depositi e Prestiti per un’urgente iniezione di liquidità che al momento non viene confermata. Eni, che detiene il 30% e Cdp (12,5%) hanno fatto sapere che agiranno in maniera coordinata ma che hanno bisogno di valutare attentamente la situazione prima di compiere qualsiasi tipo di azione.

E’ evidente che la crisi di Saipem sia stata determinata da un doppio fattore: il rialzo delle materie prime, che determina una spesa troppo alta per le attività di ricerca e produzione all’interno dei giacimenti di petrolio e gas e le problematiche relative alla logistica a livello mondiale, che rallentano le attività.

Sul futuro di Saipem si addensano nubi e nei prossimi giorni sono attese le mosse di Caio, che dovrà illustrare agli azionisti e ai mercati le strategie per uscire dall’impasse. Appare probabile che si percorra la strada dell’attesa che si blocchi il rialzo delle materie prime, anche perché l’altro percorso porterebbe ad una revisione del piano industriale. E ciò appare arduo, anche perché finora non si registrano segnali di inversione di rotta verso la sostenibilità ecologica.


Torna alle notizie in home