San Carlo di Napoli: il “figliettismo”, i favori, le denunce
Uno scandalo dietro l'altro: nel numero de L'identità in edicola domani
Foto dal sito web del teatro napoletano
Uno scandalo dietro l’altro al Teatro San Carlo Di Napoli, vengono allo scoperto dopo anni una serie di intricate vicende, sulle quali finora si registra il silenzio del sindaco Gaetano Manfredi. E il ministro della Cultura Alessandro Giuli non ha ancora risposto all’interrogazione del senatore forzista Maurizio Gasparri che due mesi fa segnalava il singolare caso dell’assunzione per chiamata diretta del figlio della direttrice generale del teatro.
Il “figliettismo” del San Carlo
E’ solo “figliettismo”? L’identità prova a rispondere a questa domanda nel numero in edicola domani. Scandali finora tenuti sotto silenzio, con la complicità di quanti hanno semplicemente scelto di girarsi dall’altra parte.
Il figlio della direttrice
La direttrice generale del teatro, una figura – denuncia il magistrato anticamorra Catello Maresca, consigliere comunale di opposizione al Comune di Napoli guidato da Gaetano Manfredi che è pure presidente della Fondazione che gestisce il teatro nato nel 1737 – non prevista dallo statuto dell’ente, si chiama Emmanuela Spedaliere e ha menato vanto, in una intervista, di essersi fatta le ossa organizzando concerti nei cortili di Napoli.
Suo figlio si chiama Michele Sorrentino Mangini ed è stato assunto per chiamata diretta, così il senatore Gasparri, da un soprintendente giunto alla scadenza del suo mandato.
Le denunce di Maresca e Muscarà
Esige trasparenza sulla “gestione opaca” del Teatro San Carlo Catello Maresca e denuncia che il figlio della Spedaliere gestiva una parte dell’area portuale del capoluogo campano, l’ex Cirio di Vigliena, come se fosse “un affare di famiglia”. A Vigliena si sono svolte attività di spettacolo e ciò non poteva accadere, non era consentito. E l’Autorità di Porto guidata ancora per poco dal commissario straordinario Andrea Annunziata se n’è accorta solo ora. Vuole vederci chiaro pure la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà: Comune, Regione e Prefettura non si erano accorti di nulla?
L’identità ne scrive nel numero in edicola domani.
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