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San Siro, il Consiglio comunale dice sì alla vendita a Inter e Milan

San Siro venduto a Inter e Milan: Consiglio approva tra polemiche ed emendamenti stroncati, soddisfazione della Giunta, Olimpiadi e demolizione.

di Gianluca Pascutti -


Milano, svolta storica – San Siro messo in vendita a Inter e Milan. Dopo una maratona notturna di quasi dodici ore, il Consiglio comunale ha approvato la delibera per la cessione dello stadio alle due società calcistiche per 197 milioni di euro, cifra che rischiava di decadere proprio oggi.

Le polemiche in Aula

Il via libera non è arrivato senza tensioni. Dei 20 voti contrari, ben sette provenivano dalla stessa maggioranza, mentre gli altri sono arrivati da Lega, Fratelli d’Italia, Noi Moderati e da un consigliere di Forza Italia, Alessandro De Chirico, che si è smarcato dalla linea ufficiale del partito.
Non hanno partecipato al voto Marco Fumagalli (Lista Sala), che ha annunciato le dimissioni, e Manfredi Palmeri (centrodestra).

Sui banchi pesavano 239 emendamenti: solo 25 sono stati discussi, fino a quando, alle 3 di notte, un sub-emendamento tagliola ha cancellato in blocco tutti gli altri, tra le proteste di parte della maggioranza e dei Verdi. Poco dopo si è passati alle dichiarazioni di voto e quindi all’approvazione definitiva con 24 sì e 20 no. La scelta di Forza Italia di uscire dall’Aula ha abbassato il quorum, risultando decisiva.

La soddisfazione della Giunta

Al termine della seduta fiume, la vicesindaca Anna Scavuzzo ha parlato di “pagina nuova” per la città:

“Siamo solo all’inizio, ma c’è soddisfazione nel poter trasformare l’area di San Siro, finora segnata da incertezze sul suo destino”.

Il sindaco Giuseppe Sala, rimasto in Aula fino al voto finale, ha commentato con poche parole, rivelate dalla stessa Scavuzzo: “In ‘salese’ mi ha detto: sono contento”.

I prossimi passi

L’impianto resterà in piedi abbastanza a lungo da ospitare la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Poi, a cent’anni dalla sua inaugurazione, sarà demolito per lasciare spazio a una nuova struttura moderna e funzionale, pronta in tempo per gli Europei di calcio del 2032.

“Ora la palla passa a Milan e Inter – ha concluso Scavuzzo – con una pratica amministrativa complessa, in cui i club dovranno assumersi responsabilità che finora hanno lasciato troppo in sospeso”.


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