Turismo

San Valentino tra i capolavori dell’arte italiana

di Angela Arena -


A trainare l’hospitality nel nostro Paese è il turismo culturale: secondo le stime diffuse dal Centro Studi Turistici di Firenze, l’anno appena trascorso ha fatto registrare un incremento dell’11,4% nelle strutture ricettive di città e centri d’arte. Un trend in costante crescita in Italia, Paese che vanta il 70% del patrimonio artistico mondiale e che trova conferma anche nelle numerose iniziative di interesse culturale in vista dell’imminente festività di San Valentino, richiamando innamorati da ogni dove. Ad eccezione della Cappella degli Scrovegni, le coppie a Padova potranno visitare gratuitamente i Musei Civici e anche Roma, grazie al programma “Romamor a prima vista” vi sono una serie di appuntamenti a tema dove curatori, archeologi e storici dell’arte condurranno i visitatori alla scoperta delle grandi passioni del passato, mentre, fino al 7 aprile a Terni, città natale del Santo dell’amore, sarà possibile visitare la mostra “Amarsi, l’amore nell’arte da Tiziano a Banksy”. Svariati, inoltre, i luoghi iconici teatro di romantiche storie, come il balcone di Giulietta e Romeo a Verona, o la Rocca di Gradara, dove si è consumò il tragico amore di Paolo e Francesca immortalato nei versi di Dante. Quelli appena citati rappresentano solo una minima parte relativa all’iconografia del sentimento che tutto move, reperibile già nella mitologia greca, nella Teogonia di Esiodo, che narra della nascita della dea Afrodite nata dalla spuma, identificata dai Romani con la dea Venere riprodotta in numerose statue e dipinti, come l’affresco pompeiano della ‘Venere in conchiglia’, nonché il dipinto della ‘Nascita di Venere’ realizzato dal Botticelli tra il 1482 ed il 1485 e custodito nella Galleria degli Uffizi a Firenze. Reinterpretando in toto la Venere, il quadro è denso di significati allegorici che rimandano al neoplatonismo rinascimentale: l’opera rappresenterebbe la nascita dell’Amore e della bellezza spirituale come forza motrice della vita, attraverso cui elevarsi a Dio. Il capolavoro è fortemente connesso al contesto culturale in cui fu concepito e portato alla luce: la corte medicea, centro propulsore del neoplatonismo e luogo dove l’artista si invaghì perdutamente -senza essere ricambiato – di Simonetta Vespucci amante di Giuliano, fratello di Lorenzo il Magnifico. Sebbene il soggetto principale dell’opera vesta attualmente i panni dell’influencer protagonista della nuova campagna di promozione del Ministero del Turismo, la musa sarebbe stata, con molta probabilità proprio la nobildonna dalla leggendaria bellezza.


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