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Sanzioni a Russia e Bielorussia, un nuovo pacchetto di misure EU

di Redazione -


C’è il plauso della Commissione europea per l’accordo raggiunto dagli Stati membri sull’adozione di ulteriori sanzioni che puntano a colpire Russia e Bielorussia alla luce della situazione in Ucraina.
I nuovi provvedimenti impongono misure restrittive nei confronti di 160 persone e vanno a modificare le norme che regolano le precedenti azioni. Si punta ad allineare le sanzioni adottate dall’UE nei confronti della Russia e della Bielorussia e contribuiranno a prevenire in modo più efficace l’elusione di quelle contro la Russia, in particolare attraverso la Bielorussia.
Nel caso della Bielorussia sono state introdotte esclusioni dal sistema SWIFT simili a quelle in vigore per il regime russo. E viene chiaramente indicato che le cripto-attività rientrano tra i “valori mobiliari” e sono ampliate le restrizioni finanziarie, riproducendo le disposizioni già adottate per la Russia.
Le misure concordate limitano la prestazione di servizi SWIFT a Belagroprombank, Bank Dabrabyt e Development Bank of the Republic of Belarus (Banca di sviluppo della Repubblica di Bielorussia), come pure alle loro controllate bielorusse. Poi, vietano le operazioni con la Banca centrale della Bielorussia relative alla gestione di riserve o attività e la fornitura di finanziamenti pubblici per gli scambi con la Bielorussia e per gli investimenti in questo Paese. Ancora, vietano la quotazione e la prestazione di servizi concernenti le azioni di entità statali bielorusse nelle sedi di negoziazione UE a partire dal 12 aprile 2022. Limitano in misura significativa i flussi finanziari dalla Bielorussia verso l’Unione, vietando l’accettazione di depositi superiori a 100mila euro effettuati da cittadini o residenti bielorussi, la tenuta di conti di clienti bielorussi da parte dei depositari centrali di titoli dell’UE e la vendita di titoli denominati in euro a clienti bielorussi. Infine, vietano di fornire alla Bielorussia banconote in euro.
Per quanto riguarda la Russia, la modifica prevede nuove restrizioni all’esportazione di tecnologie per la navigazione marittima e per le comunicazioni radio. Include inoltre il Russian Maritime Register of Shipping (registro navale russo) nell’elenco delle imprese statali soggette a limitazioni di finanziamento e introduce un obbligo di condivisione preventiva delle informazioni per l’esportazione di attrezzature per la sicurezza marittima. E viene inoltre estesa ai cittadini svizzeri e dello Spazio economico europeo l’esenzione relativa all’accettazione nelle banche UE di depositi superiori a 100mila euro.
L’UE ha confermato infine che prestiti e crediti possono essere forniti con qualsiasi mezzo, comprese le cripto-attività, e ha chiarito ulteriormente la nozione di “valori mobiliari”, così da fugare qualsiasi dubbio circa l’inclusione delle cripto-attività e garantire la corretta attuazione delle restrizioni in vigore.
Le restrizioni ad altre 160 persone riguardano 14 oligarchi e imprenditori di spicco attivi in settori economici chiave che costituiscono una notevole fonte di reddito per la Federazione russa (in particolare i settori metallurgico, agricolo, farmaceutico, digitale e delle telecomunicazioni), insieme ai loro familiari e 146 membri del Consiglio della Federazione russa che hanno ratificato le decisioni del governo relative ai trattati di amicizia, di cooperazione e di mutua assistenza tra la Federazione russa e la Repubblica popolare di Donetsk e tra la Federazione russa e la Repubblica popolare di Luhansk. Finora, sono 862 le persone e 53 le entità colpite dalle misure restrittive dell’UE.


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