Politica

La lunga notte della Sardegna: nei numeri di città e entroterra la vittoria di Todde o Truzzu nell’isola

di Angelo Vitale -


L’affluenza alle Regionali 2024 della Sardegna si è attestata al 52,4%. Su 1.447.753 aventi diritto sono stati 758.252 i cittadini che si sono recati alle urne, pari appunto a una percentuale del 52,4%: cinque anni fa il dato fu del 53,74%. Dalle ore 7 le operazioni di spoglio. Previsto solo tra ore l’esito del voto: il nome del nuovo Governatore forse solo nel pomeriggio: questa la speranza disattesa nel corso della giornata.

In questo momento – sono le ore 20.00 – Todde avrebbe sorpassato Truzzu di migliaia di voti, incassando l’esito delle urne di Cagliari, Nuoro, Sassari. Un’incognita il voto dei Comuni dell’entroterra, tradizionalmente indicati come assegnati al centrodestra, che potrebbero attribuire a Truzzu ancora la speranza di raggiungere la candidata del centrosinistra.

A Palazzo Chigi Antonio Tajani dice “Siamo calmissimi” rinviando un commento finale ad un probabile comunicato congiunto del centrodestra, per mantenere equilibrate e comuni le posizioni almeno in prima battuta. Tajani non commenta nemmeno il probabile sorpasso di Forza Italia ai danni della Lega nell’isola, forse addirittura doppiandola. Giorgia Meloni – si apprende – non parlerà stasera.

LA GIORNATA DEL VOTO

Ieri, urne aperte alle 6.30. Più le donne che gli uomini, chiamati al voto anche i sardi all’estero: 709.840 sono uomini e 737.921 sono donne, nel dato complessivo pure i 112.221 elettori residenti iscritti all’Aire di cui 59.476 uomini e 52.745 donne. Sono 58 i seggi a disposizione per i circa 1.400 aspiranti consiglieri distribuiti in venticinque liste a sostegno dei quattro candidati presidente. Gli altri due dei 60 seggi che compongono il Consiglio regionale della Sardegna spetteranno al più votato tra i candidati alla presidenza della Regione e al secondo classificato, mentre il terzo e il quarto resteranno fuori dall’assemblea.

Sono dieci le liste che sostengono Alessandra Todde col Campo largo (M5s-A Innantis, Pd, Avs, Uniti con Alessandra Todde, Progressisti-La base, Demos, Sinistra Futura, Psi, Orizzonte Comune e Fortza Paris) e sono nove quelle per Paolo Truzzu col centrodestra (Fdi, Lega, Forza Italia, Psd’Az, Riformatori, Udc, Alleanza Sardegna-Pli, Sardegna al centro 20Venti, Dc di Rotondi). Sono invece cinque le liste che sostengono Renato Soru con la Coalizione sarda (Progetto Sardegna, +Europa-Azione con Soru, Rifondazione comunista, Liberu e Vota Sardigna) e una lista sostiene Lucia Chessa (Sardigna R-esiste).

I seggi chiuderanno alle 22 e non è previsto un secondo turno col ballottaggio. Lo spoglio comincerà domattina alle 7 e nella giornata di lunedì si conoscerà il nome del prossimo presidente della Regione Sardegna, all’esito di una competizione cui guarda l’intero Paese. Quasi apocalittiche le stime che da alcune parti vengono fatte per il rilievo che l’esito del voto potrà avere sull’assetto della maggioranza al governo nel Paese, richiamando i “mal di pancia” della Lega scottata dalla scelta del candidato governatore confluita su Paolo Truzzu a discapito dell’ex governatore Christian Solinas.


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