Attualità

Sbarchi: è (ancora) emergenza

di CdG -


Attraccherà nelle prossime ore a Messina la nave di una Ong tedesca con 476 persone a bordo, che erano state soccorse nei giorni scorsi nel Mediterraneo. L’indicazione del porto – riferisce Ansa – conclude un’attesa durata oltre una settimana.

Questo sbarco arriva dopo che a Lampedusa si sono succeduti una serie di sbarchi di migranti: il 20 giugno una carretta del mare con 22 persone (tra cui 13 donne) è stata intercettata dalla Guardia di finanza a circa dieci miglia dall’isolotto di Lapione mentre ieri, sulla più grande delle Pelagie, c’erano stati quattro differenti sbarchi, per un totale di 203 persone. Per loro è stato disposto il trasferimento nell’hotspot di Imbricola, dove le presenze – ricorda askanews – hanno superato quota 870 a fronte di 350 posti disponibili.

Sulla questione immigrazione, tra l’altro, non sono mancate le polemiche politiche, con al centro il ministro degli Interni: “Tre navi Ong con 850 clandestini a bordo chiedono di sbarcare in Italia e il ministro Lamorgese non proferisce parola. Vi sembra normale tutto questo? L’Italia – ha scritto nei giorni scorsi sui social Giorgia Meloni – non può permettersi un’estate di sbarchi”.

Sulla situazione è oggi intervenuto anche Giacomo Francesco Saccomanno, commissario regionale della Lega in Calabria, che dopo la visita alla struttura di prima accoglienza di Roccella Jonica insieme ad alcuni colleghi di partito (il senatore Iwobi e l’ex deputata Sbai, membro del dipartimento nazionale dell’integrazione della Lega) ha diffuso una nota in cui sottolinea che “La situazione a causa degli sbarchi di migranti, è insostenibile”. Ed a proposito del sopralluogo effettuato, racconta che il centro è “una zona recintata, all’interno del porto, con una serie di tende. Da una parte si eseguono i controlli sanitari e di identificazione e dall’altra è consentito un momento di riposo con brandine una attaccata all’altra. Controlli e verifiche avvengono a quasi 40 gradi e con le condizioni minime di sicurezza. Le forze dell’ordine, in divisa e con una calura insopportabile, si trovano sotto una tenda all’ingresso dove è pure difficile trovare ombra. Raccontano molti che a questi servitori dello Stato è stata anche negata l’acqua da bere” denuncia Saccomanno. Che aggiunge: “Come al solito c’è una grande improvvisazione, che spera nel prossimo inverno per cercare di superare le solito condizioni di continua emergenza. Eppure sono moltissimi anni che la Calabria viene invasa da sbarchi. Le istituzioni però fanno finta di non vedere”.


Torna alle notizie in home