Politica

Schlein: “Ora Meloni venga in Aula”

di Ivano Tolettini -

ELLY SCHLEIN SEGRETARIA PD, GIUSEPPE CONTE M5S


I 5S: “Salvini scappa come un coniglio”

La doppia informativa alle Camere del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, sulla strage di Cutro con la terribile contabilità del dolore che ieri tocca 72 migranti morti, suscita opposte reazioni. Com’era prevedibile e inevitabile. L’opposizione, Pd in testa, attacca a palle incatenate il capo del Viminale ribadendo la sua inadeguatezza, catalizzata dalle sue parole dopo il naufragio di dieci giorni fa; la maggioranza che fa quadrato e difende il suo operato perché “questo è un problema europeo”, aggiungendo con le parole di Tommaso Foti, capogruppo di FdI a Montecitorio, che è fuori strada “chi pensa su queste vicende che quando si tratta di intervenire per salvare persone ci sia un potere politico che va a condizionare i funzionari dello Stato, che se sbagliano, lo fanno in buona fede e non sicuramente per dolo”. Invece, la segretaria Dem, Elly Schlein, chiede “perché non è stato attivato un evento di ricerca e soccorso in mare, quando in passato la guardia costiera aveva già chiarito che questo tipo di imbarcazioni bisogna sempre considerarle a rischio. Perché in quelle sette lunghe ore non si è ritenuto di far partire mezzi più adeguati, che forse avrebbero potuto evitare la strage? Basta guerra alle Ong e Meloni torni presto in Aula per fare luce”.

ACCUSE DI STRAGE

Così in quello che è il gioco delle parti della dialettica parlamentare, chi non fa certo sconti al comportamento del governo di Giorgia Meloni è anche Peppe Provenzano dei Democratici, che parla apertamente di una strage di Stato: “La verità è che alla fine quelle vite si potevano salvare, perché lo ha detto il comandante della Guardia Costiera di Crotone. Il governo deve essere indagato per strage colposa come disse anche Meloni il 14 aprile del 2015, dopo il naufragio a largo di Lampedusa. Ma allora il naufragio avvenne a 200 miglia dalla costa, questo a 200 metri”. Alle sue parole fanno eco quelle di Vittoria Baldino, deputata del M5S, che chiama in causa il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. “Dov’è Salvini, perché continua a scappare dal parlamento come un coniglio e non si assume le sue responsabilità? Se ritiene di rispondere solo a se stesso si guardi allo specchio e si dimetta”, lo attacca ad alzo zero la parlamentare, cui si associa il collega Antonio Misiani, senatore Pd, per il quale “anche oggi il ministro Salvini ha cercato di derubricare le parole disumane e le responsabilità politiche del ministro Piantedosi e dell’intero governo Meloni sulla tragedia di Cutro. Salvini parla di polemiche giornalistiche. Non è così, ovviamente. Per il Pd il ministro Piantedosi si deve dimettere e il governo deve cambiare rotta sui migranti. La priorità resta quella che in mare le vite umane vanno salvate, sempre e comunque”. Mentre per il capogruppo di Azione-Iv alla Camera, Ettore Rosato, “la catena di comando ha funzionato? Potevamo e dovevamo fare di piu? Le operazioni di polizia sono importanti, ma solo dopo il salvataggio delle persone. Le responsabilità di quanto accaduto le determinerà la magistratura, ma da questo governo ci aspettiamo altro: basta guerra in Europa e all’Europa per agitare bandiere identiarie”. Per parte sua Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato Avs, insiste sul fatto che “è triste l’informativa del ministro Piantedosi, che non ha in alcun modo risposto sul nodo cruciale della questione: perché alle navi della Guardia Costiera non è stato dato l’ordine di uscire in mare? Interventi come quelli del ministro, come della Lega del resto, sono gli interventi di chi vuole trovare un capro espiatorio, scaricando le responsabilità sui comandi locali”.

RELAZIONE PUNTUALE

Il governo, per contro, si schiera compatto a difesa del suo ministro. Così se Maurizio Lupi, leader di NoiModerati, parla di una “relazione puntuale e autorevole”, per undici volte Piantedosi viene interrotto dagli applausi della maggioranza durante la sua relazione al Senato, e il collega Roberto Calderoli afferma che “è stato chiaro, preciso, puntuale. Convinta solidarietà al ministro, avanti così”. La stessa valutazione ribadisce il capogruppo leghista alla Camera, Riccardo Molinari, per il quale «manifestiamo piena stima e fiducia nell’operato di Piantedosi; quella tragedia è avvenuta perché non c’è stata richiesta di soccorso, basterebbe questo per capire che quello poteva essere l’ennesimo sbarco-fantasma se non ci fossero state quelle condizioni”. Analogo concetto esprime Alessandro Cattaneo, presidente dei deputati di Forza Italia, che conclude dicendo che “avremmo voluto un dibattito con toni differenti davanti a vittime innocenti, invece va in scena una strumentalizzazione per il solo gusto di chiedere le sue dimissioni. Ma lei ha la fiducia del nostro gruppo ed ha chiarito i termini del dramma”.

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