Esteri

Sciame di droni

di Ernesto Ferrante -


Uno sciame di droni russi si è abbattuto sulle città ucraine. L’aeronautica militare di Kiev ha detto di aver abbattuto una quarantina tra Shahed-136 e missili da crociera. Presa di mira nuovamente anche la capitale. Si tratta del 15esimo attacco nel corso di questo mese. “Un’altra notte impegnativa per la capitale. Tuttavia, grazie alla professionalità dei nostri difensori, non ci sono stati danni o distruzioni di infrastrutture e altre strutture, compresi gli edifici residenziali, a seguito del barbaro attacco contro Kiev”, ha scritto il sindaco Vitalii Klitschko sul suo account di Telegram. Non ci sono stati feriti o vittime, secondo il primo cittadino.
Danni ingenti sono stati registrati a Khmelnitskiy, dove erano state accumulate scorte di munizioni e carburante.
Raid aereo delle forze di Mosca anche contro il porto di Odessa, nel sud dell’Ucraina. A riferirlo è stato il portavoce dell’amministrazione militare della città, Sergey Bratchuk, spiegando che è stata colpita una infrastruttura militare.
Il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha accusato le truppe ucraine di aver bombardato alcune zone al confine tra Russia e Ucraina. A finire sotto il fuoco del nemico sono stati dei siti industriali a Shebekino, la rete elettrica a Novaya Tavolzhanka e un albergo a Kozinka.
I militari russi hanno preso il controllo delle posizioni lasciate dalle unità della Wagner a Bakhmut. Lo conferma è arrivata dal ministero della Difesa ucraino. Il vice ministro Hanna Malyar ha affermato che “l’intensità dell’offensiva del nemico si è ridotta in modo significativo” con “le unità della Wagner che vengono sostituite da quelle regolari”.
“Le nostre truppe, con le loro azioni, stanno rendendo significativamente più complicato” il passaggio di consegne, ha aggiunto, denunciando come invece non siano diminuiti di intensità e frequenza gli attacchi dell’artiglieria russa.
“Le nostre truppe controllano la periferia di Bakhmut nella parte sudoccidentale”, nella zona di Litak, ha rivelato ancora, precisando che le “unità nemiche vengono sostituite anche a nord”.
Il momento della controffensiva “arriverà presto”. A garantirlo, questa volta, è stato il comandante delle forze di terra, Oleksandr Syrsky, aggiungendo di aver “incontrato i comandanti delle unità e delle sub-unità che svolgono compiti nei punti più caldi del fronte”.
Con loro, “abbiamo discusso congiuntamente possibili scenari per lo sviluppo degli eventi e l’attuale situazione sul fronte. Presto verrà il momento in cui passeremo alle operazioni offensive attive, definendo compiti specifici per prepararci”, ha proseguito Syrsky. Diffondere informazioni sull’operazione di difesa aerea e sul luogo in cui sono caduti i missili è un atteggiamento “criminale”.
“Nel 15esimo mese di guerra, con quali altre parole dobbiamo spiegare a tutti i funzionari militari, ai sindaci e ai blogger che non è possibile pubblicare il lavoro della difesa aerea, foto dai luoghi in cui sono caduti i razzi, l’elenco degli obiettivi degli attacchi”, ha attaccato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak.
“La vita di altre persone non dovrebbe essere il prezzo per un aumento della diffusione di informazioni”, ha concluso Podolyak, criticando chi riporta ogni giorno troppe notizie via social.


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