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Sciopero, il giorno nero dei vacanzieri Salvini: sindacati non danneggino l’Italia

di Eleonora Ciaffoloni -


Sciopero, il giorno nero dei vacanzieri Salvini: “I sindacati non danneggino l’Italia”

Otto ore di stop e centinaia di voli cancellati. Questo il bilancio dello sciopero che sabato 15 luglio, ha interessato i lavoratori del settore del trasporto aereo. Da Malpensa e Linate, passando per Fiumicino, fino agli aeroporti più piccoli, sono stati – secondo i dati pubblicati dal Codacons – oltre 250mila i viaggiatori rimasti a terra in questa giornata nera per i trasporti. Non la prima di questa settimana, visto che anche nella giornata di mercoledì l’Italia si era fermata a causa dello sciopero dei lavoratori del settore ferroviario. Una settimana di disagi non solo per i pendolari, ma anche e soprattutto per i tantissimi turisti – in entrata e in uscita dal nostro Paese – in viaggio nelle settimane più calde dell’estate.

Le richieste dei lavoratori

Uno sciopero che è iniziato alle 10 ed è terminato alle 18, con i disservizi che però si sono registrati anche nelle ore successive. A incrociare le braccia sono stati i lavoratori del comparto del personale di terra degli aeroporti, in gran parte quello dei servizi di handling e check-in. L’astensione dal lavoro, spiegano le sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl, è stata proclamata “a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da sei anni”. Una protesta condivisa anche dai piloti della compagnia Malta Air, che opera i voli di Ryanair, con lo sciopero indetto Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo “a seguito della sottoscrizione da parte di alcuni soggetti di un accordo totalmente insoddisfacente per la categoria piloti e vista la totale chiusura al dialogo ed al confronto da parte della compagnia”. Secondo le tre organizzazioni sindacali si tratta di “un accordo poco rispettoso della professionalità e del contributo che il personale navigante ha assicurato e che in particolare, nella fase post pandemia, ha consentito all’azienda un deciso incremento della redditività”. Uno sciopero dichiarato da giorni per cui le compagnie aeree hanno cancellato i voli in anticipo e avvertito i passeggeri dei voli incriminati, non solo per evitare di far conferire centinaia di persone in aeroporto senza la possibilità di poter volare, ma anche per riorganizzare i viaggi sui primi voli utili operati in alcuni casi anche con aerei più capienti.

Sciopero: protestano Salvini e Codacons

Contro lo sciopero nel comparto del trasporto aereo è scattato l’esposto del Codacons. “Siamo di fronte ad una forma di violenza inaudita verso i cittadini e verso gli operatori turistici” fa sapere il presidente Carlo Rienzi. “Indire scioperi nei trasporti nel bel mezzo delle partenze estive degli italiani vuol dire arrecare un danno enorme alla collettività e al turismo, del tutto ingiustificato e sproporzionato rispetto le istanze dei lavoratori”. Il rischio per i viaggiatori, fanno sapere dal Codacons, è quello di perdere giorni di vacanza e anche il denaro speso per la villeggiatura e tutte le spese anticipate per il pagamento delle strutture ricettive e i vari servizi. Un danno complessivo, fa sapere il presidente Rienzi “da centinaia di milioni di euro che coinvolge anche gli operatori turistici e lede l’immagine dell’Italia agli occhi del mondo”. Un esposto presentato a 104 Procure in tutta Italia con la richiesta di avvio di indagini sui disagi negli aeroporti del Paese “alla luce della possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio, accertando le responsabilità non solo di sindacati e lavoratori che hanno aderito alla protesta, ma anche delle società che non hanno accolto le richieste dei lavoratori sul fronte dei contratti, concorrendo a determinare la grave situazione attuale”. Sulla stessa linea, a difesa dei turisti italiani e stranieri colpiti dallo sciopero, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che proprio nella giornata di ieri ha dichiarato: “Nessuno mette in dubbio il diritto allo sciopero, appoggio le giuste richieste dei lavoratori inascoltate da anni, lavoro perché le trattative continuino” ma, continua, “Non accetto che alcuni sindacati blocchino l’Italia causando disagi e danni a milioni di lavoratori italiani e turisti stranieri. Se non prevarrà il buonsenso, sono pronto a intervenire”. A rispondere, per le rime, la sigla sindacale Filt Cgil: “Il ministro dimostri rispetto e smetta di farsi beffa di chi sciopera per chiedere salari dignitosi”. E sottolineano: “La responsabilità va chiesta alle imprese che registrano introiti crescenti e ad oggi rifiutano di riconoscere ai lavoratori dell’handling aeroportuale un equo rinnovo di un contratto”. Contratti su cui il vicepremier ha dichiarato di aver ripreso in mano. Ma in tanto l’estate, anche per chi non vola, si fa calda.


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