Cronaca

Scontro tra due aerei militari. Nello schianto morti i piloti

di Redazione -


di CLAUDIA MARI

 

Un’esercitazione di volo finita in tragedia. Ieri mattina, 7 marzo, alle ore 11.45, due velivoli militari ultraleggeri partiti dall’aeroporto militare di Guidonia sono precipitati a seguito di una collisione, causando la morte dei due piloti appartenenti al 60º Stormo dell’Aereonautica militare: il tenente colonnello Giuseppe Cipriano e il maggiore Marco Meneghello, rispettivamente di 46 e 48 anni. Un disastro aereo tra due velivoli Sai Marchetti 208 di addestramento militare, guidati da due piloti di grande esperienza “e che guidano regolarmente”. I due mezzi erano impegnati “in un’attività addestrativa che coinvolgeva in tutto quattro velivoli. L’ipotesi per ora è la collisione in volo che ha determinato la caduta dei due aerei” ha dichiarato il generale dell’aeronautica Silvano Frigerio.
Uno scontro in volo avvenuto, a quanto sembrerebbe dalle ricostruzioni, in maniera fortuita: “le cause sono ancora in corso di accertamento” precisano dalla Procura di Tivoli. Quello che si sa al momento è che intorno alle 12 di ieri, lo scontro avvenuto durante la fase di atterraggio dei due velivoli ne ha causato la caduta libera e un atterraggio di fortuna che, però, non ha salvato la vita ai due piloti. Eppure, i due, data la grande esperienza in volo e le competenze tecniche per agire in situazioni di emergenza, hanno evitato la strage. Difatti, uno dei due velivoli è riuscito a evitare l’area residenziale ed è precipitato in mezzo alla campagna, nella zona rurale di Collefiorito, senza creare danno a cose o persone. L’altro velivolo invece, è caduto nel centro abitato, in via della Margherita di Guidonia Montecelio, anche in questo caso, evitando una vera e propria strage. Difatti, secondo le ricostruzioni si ipotizza che il velivolo sia stato direzionato sulla strada proprio dal pilota per recare il minor danno possibile a cose e persone, tanto che i danni sono stati limitatissimi. Il pilota, infatti, è riuscito ad evitare in questo modo gli edifici a lato della strada: uno scontro che, altrimenti, avrebbe causato numerose vittime. A dirlo anche il generale Frigerio: “tutti i piloti dell’Aeronautica sono addestrati anche a manovre per preservare l’incolumità delle persone”. Nei luoghi delle due precipitazioni sono intervenuti carabinieri e mezzi di soccorso, ma per i due piloti non c’è stato nulla da fare.
Nel frattempo la Procura di Tivoli ha aperto una inchiesta per l’ipotesi di reato di disastro aereo colposo a carico di ignoti, mentre il pubblico ministero ha disposto l’autopsia dei due piloti deceduti, con l’accertamento del medico legale previsto nella giornata di oggi. Le indagini sono state affidate alla Polizia di Stato per accertare la causa dell’evento.
Un incidente tragico, ma anche un atto di eroismo. E così, dalle più alte cariche dello Stato, alla politica tutta, sono arrivati i messaggi di cordoglio e di vicinanza alle famiglie dei due piloti. Tra gli altri, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, un messaggio: “Il tragico incidente aereo in cui hanno perso la vita il Ten. Col. Giuseppe Cipriano e il Maggiore Marco Meneghello, mentre erano impegnati in attività di volo ha destato profonda commozione in tutto il Paese. In questa triste circostanza, voglia rendersi interprete presso l’Aeronautica Militare e le famiglie dei due Ufficiali dei miei sentimenti di cordoglio, solidarietà e intensa partecipazione al dolore dei congiunti”.

Anche la premier Meloni ha dedicato un messaggio alle vittime: “La notizia della morte dei due piloti dell’Aeronautica militare ci riempie di tristezza. A nome del Governo esprimo le mie più profonde condoglianze e la mia vicinanza alle famiglie, ai colleghi del 60esimo Stormo e all’intero corpo dell’Aeronautica militare. A loro vanno le nostre preghiere”.

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