Esteri

Scontro Usa-Venezuela. Lotta al narcotraffico o operazione di “regime change”?

Missione di Rubio in Ecuador

di Ernesto Ferrante -


La tensione tra Stati Uniti e Venezuela ha superato il livello di guardia. A innescare la reazione a catena che potrebbe portare all’escalation, è stata l’uccisione di 11 presunti trafficanti di droga in un raid aereo statunitense contro una motovedetta nel Mar dei Caraibi che, secondo le autorità Usa, apparteneva a un gruppo criminale legato al presidente venezuelano Nicolas Maduro. Caracas ha accusato l’amministrazione trumpiana di compiere “omicidi extragiudiziali”, evidenziando l’assenza di prove della colpevolezza delle persone a bordo.

Botta e risposta tra le parti

Il Pentagono ha denunciato un episodio ritenuto “altamente provocatorio”: due jet militari venezuelani sarebbero volati vicino al cacciatorpediniere americano Uss John Dunham in acque internazionali. Washington ha intimato a Caracas di “non interferire” con le operazioni contro narcotraffico e terrorismo, etichettando nuovamente Maduro come “protettore” dei cartelli della droga. Il presidente venezuelano ha risposto all’avvertimento degli Usa attivando la Milizia Nazionale, mobilitando nuove reclute e promettendo di trasformare il Paese in “una Repubblica in armi” in caso di attacco.

Trump e Rubio contro Maduro

L’operazione statunitense che ha originato il caso politico-diplomatico è stata ordinata personalmente dal presidente Donald Trump. Gli Usa hanno già raddoppiato la taglia su Maduro a 50 milioni di dollari e dispiegato navi da guerra e un sottomarino nucleare nel Mar dei Caraibi.

La mossa statunitense

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha annunciato la disponibilità a collaborare con i governi latinoamericani per “colpire e distruggere” le organizzazioni criminali responsabili di traffico di droga e violenza nella regione. Durante una conferenza stampa a Quito, in Ecuador, Rubio ha dichiarato: “Quei governi ci aiuteranno a trovare queste persone e a farle saltare in aria. Potrebbero farlo da soli e noi li aiuteremo”.

Rubio ha reso noto che “Los Lobos” e “Los Choneros”, due temibili gruppi criminali, saranno designati come “organizzazioni terroristiche straniere”. Il capo della diplomazia statunitense ha inoltre confermato un nuovo pacchetto di 13,7 milioni di dollari per sostenere la lotta al narcotraffico e 6 milioni per fornire droni all’Ecuador, con cui si stanno negoziando un nuovo trattato di estradizione e un possibile accordo commerciale. Il presidente ecuadoriano Daniel Noboa ha ribadito la volontà di rafforzare la cooperazione con gli Stati Uniti.


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