Attualità

L’INGRANDIMENTO – Scuola chiusa al Ramadan: “è contro le regole”

di Martina Melli -


I quasi 200 insegnanti dell’istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello, finiti nella bufera per la chiusura della scuola il prossimo 10 aprile in coincidenza con la fine del Ramadan, hanno manifestato la loro rabbia in una lettera: “Ci sentiamo offesi e maltrattati, siamo calpestati nei valori e nella dignità. ‘Chi aggredisce un dipendente di una scuola aggredisce lo Stato’ ha dichiarato il Ministro Valditara poco tempo fa, ma da giorni ci sentiamo aggrediti e non tutelati dall’ondata di odio generata su stampa e social anche da parte di esponenti politici”. La vicepreside, Maria Rendani, ai microfoni del TgR Lombardia, si è diretta personalmente al Presidente della repubblica: “Chiedo a Mattarella di intervenire, di venire a Pioltello a sostenerci perché ci sentiamo soli. Lui è l’unico che può scrivere la parola fine in questa triste storia”. Rendani ha ribadito che la chiusura “è una scelta didattica. Non ha nulla di ideologico, nulla di religioso”. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, dopo aver presentato una serie di dati sui risultati degli studenti che frequentano la scuola (risultati nettamente inferiori alla media lombarda) è stato inondato di critiche e minacce.
Sulla questione si è espresso anche il presidente del Senato La Russa: “Le regole dicono che i giorni di vacanza li decidono i ministero e le Regioni. Se una Regione deciderà che il giorno in cui si festeggia il Ramadan è festa allora ci inchineremo. Fino ad allora è sbagliato pensare che sia giusto quello che ha fatto l’istituto di Pioltello”


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