Sport

Se il calcio arranca il tennis italiano dimostra il suostrapotere nel mondo

Una nuova generazione di giovani tennisti sta riscrivendo la storia dello sport italiano

di Alberto Filippi -


C’è poco da dire: per decenni in Italia lo sport che faceva battere i cuori era il calcio: stadi pieni, discussioni nei bar, bambini che sognavano di diventare i nuovi Totti o Del Piero, ma oggi, mentre il pallone sembra aver smarrito parte del suo splendore tra crisi di risultati e polemiche, un altro sport ha deciso di prendersi la scena con forza e orgoglio: il tennis.

L’Italia non è più solo calcio, è viva la magia del tennis

Negli ultimi anni stiamo vivendo una stagione magica. Una generazione che sembra uscita da un romanzo sportivo si sta prendendo i riflettori internazionali, a dimostrazione che con passione, investimenti e lavoro sui giovani – anche senza giganteschi aiuti– si può arrivare a vette che fino a poco tempo fa sembravano sogni. Il simbolo di questo rinascimento ha un nome che oggi conoscono tutti: Jannik Sinner, il ragazzo altoatesino che ha già scritto la storia. Numero uno al mondo, vincitore degli Australian Open, capace di affrontare e battere i giganti del tennis con una calma che sa di predestinazione.

Sinner non è solo un fenomeno tecnico, è un modello: educato, determinato, capace di far sognare i ragazzi e le ragazze che oggi riempiono i circoli italiani. Ma non c’è solo lui. Perché questo tennis “strapotente” è fatto anche di altri talenti che stanno portando l’Italia sul podio mondiale. Lorenzo Sonego, capace di imprese memorabili, di vittorie che hanno acceso l’orgoglio nazionale. Matteo Berrettini, protagonista di finali Slam, capace di entusiasmare con la potenza devastante del suo servizio. E poi c’è Jasmine Paolini.

La determinazione, la grinta con cui ha scalato il ranking, la sua finale al Roland Garros sono il simbolo di una generazione che non ha paura di osare. Questa nuova Italia del tennis non è un caso: è il frutto di un movimento che ha creduto nella qualità, nella preparazione, nell’idea che ogni ragazzo e ragazza possa diventare campione, con competenza e passione. In un momento in cui il calcio fatica a ritrovare l’orgoglio di un tempo, il tennis ha dimostrato che lo sport italiano è vivo. E che la bandiera tricolore può sventolare altissima in ogni angolo del mondo. Oggi più che mai, i nostri atleti scendono in campo non solo per vincere, ma per ispirare. Per far capire che con sacrificio e testa, niente è impossibile. E forse è questo il segreto: il tennis italiano non è solo strapotente. È contagioso. Sta facendo innamorare un Paese che, finalmente, guarda oltre il pallone e scopre la magia di una racchetta che vibra.


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