Politica

Se la Meloni a Rimini ha venduto fumo, il Pd in Campania lo ha comprato

di Giuseppe Ariola -


Se a benedire con gioia il faticoso accordo raggiunto tra la segretaria del Pd Elly Schlein e il governatore della Campania Vincenzo De Luca è un navigato, scaltro ed esperto politico come Clemente Mastella, allora una cosa è certa: quello che è stato partorito è un inciucio in piena regola. Non che, alla luce del profilo del ras di Salerno, ci si aspettasse nulla di troppo diverso di un compromesso – dal sapore tutto elettorale – al ribasso per i dem, ma quanto maturato è, per dirla in napoletano, una vera e propria ‘pastetta’. Il via libera di De Luca alla candidatura come governatore della Campania per Roberto Fico in cambio della nomina del figlio Piero alla guida della segreteria regionale del Pd. Un grillino per un ‘deluchino’, in uno scambio che però, tutto è fuorché alla pari. Che al Nazareno sia chiaro o meno. In questo modo si è, infatti, semplicemente consegnato (tramite il figlio deputato) il partito nelle mani dell’attuale governatore che, dopo aver fatto ferro e fuoco nel tentativo di correre per un terzo mandato, potrà adesso così garantire, se non addirittura rinfoltire, la schiera dei sui fedelissimi. Sia a livello politico sul territorio, sia nelle istituzioni campane, ma anche, in un futuro non troppo lontano, a livello nazionale. Eppure il Pd esulta per un risultato che lo vede sconfitto e incorona, invece, due vincitori: De Luca, che continuerà a gestire più o meno da dietro le quinte un rodato sistema di potere, e Conte che posizionerà un proprio uomo ai vertici dell’amministrazione campana, anche se, viste le condizioni, il prossimo governatore rischierà di non contare un Fico secco. Tra i dem però, la sensazione è inspiegabilmente opposta, con il commissario del partito in Campania, Antonio Misiani, che canta vittoria sostenendo addirittura di aver raggiunto, attraverso questo accordo a perdere, l’obiettivo della “discontinuità”. Dal centrodestra si prova a far notare a Misiani, che, giustamente, a Giampiero Zinzi della Lega appare “confuso”, come il Pd tutto abbia ottenuto fuorché che un affrancamento da De Luca, al quale invece si è consegnato mani e piedi. Nel frattempo, però, forte dell’enorme successo ottenuto dal Pd in Campania, l’attenzione di Misiani si è già spostata oltre i confini regionali e ha raggiunto il palco del Meeting di Rimini. “Meloni vende fumo”, tuona il senatore Pd, apparentemente inconsapevole di come il fumo lo abbia venduto De Luca proprio al Nazareno con un’operazione degna del film Pacco, doppio pacco e contropaccotto di Nanni Loy.


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