Attualità

Se la truffa arriva dal futuro Idea dell’intelligenza artificiale

di Gianluca Pascutti -


Il telefono squilla la nevrosi mi piglia, come canta Vasco Rossi, questa citazione potrebbe calzare a pennello per descrivere la nuova frontiera delle truffe. Con l’arrivo delle tecnologie AI, le più evolute della storia e pericolose se utilizzate per oscuri scopi, tutto cambierà. Negli ultimi sei mesi da quando OpenAI ha lanciato ChatGPT si è innescata una corsa allo sviluppo dell’intelligenza artificiale da parte di potenti multinazionali. Investimenti stratosferici, potrebbero un domani rivoluzionare il mondo, nel bene e nel male, perché la criminalità ha già iniziato a muoversi con una certa familiarità in questo settore. In varie parti del pianeta sono già state riscontrate numerose truffe, gran parte a discapito di anziani o persone fragili, un banco di prova per i nuovi banditi informatici. Per ora identifichiamo questa nuova tecnologia attraverso la creazione di straordinarie immagini, non ultima quella del Santo Padre che drippa sui social, ma i nuovi e sofisticati software sono in grado anche di clonare le nostre voci e quelle dei nostri cari. Ora le chiamate non arrivano da una persona in carne e ossa, che si spaccia per un avvocato o per un poliziotto, ci riferiamo alla classica truffa dell’incidente o dell’arresto, ma arriva dal web, da una voce artificiale clonata perfettamente, probabilmente sviluppata dopo aver intercettato le nostre conversazioni o registrate dalle nostre call, nelle varie piattaforme a disposizione. Questi deepfake generati grazie dall’intelligenza artificiale, assieme alla clonazione vocale saranno sempre più frequenti. Potrebbe squillare il telefono anche a voi e rispondere a qualcuno che all’apparenza è vostro figlio, o una persona amata che vi chiede aiuto e soldi perché improvvisamente si è trovata nei guai, ma in realtà è solo una truffa. Negli Stati Uniti sono già state registrate truffe milionarie a danno di nonni e genitori, questo aumento esponenziale ha indotto l’FBI a introdurre in numerosi istituti scolastici un servizio d’informazione dedicato ad alunni e genitori. Le chiamate arrivano con numero sconosciuto o addirittura con il numero reale della persona da voi salvata in rubrica, con voce identica, spesso agitata o spaventata, con altre voci in sottofondo così da simulare una situazione veramente critica o addirittura disperata, si concludono frettolosamente con una precisa richiesta di denaro. Alcuni consigli per incappare in queste nuove insidie sono; utilizzare con le persone più care un sorta di parola d’ordine, evitando quelle più scontate come nomi o soprannomi, se si spacciano per forze dell’ordine simulare scarsa connessione e richiamare l’ente se prima non riuscite a mettervi in contatto con la persona interessata. Questi criminali utilizzano la vostra fragilità e sensibilità per farvi cadere nel panico, con l’obiettivo di sottrarre informazioni personali e denaro, quindi prima di reagire d’istinto e ritrovarsi derubati meglio seguire questi piccoli consigli e soprattutto parlarne con le persone che frequentate.

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