Senza Battisti da 25 anni: in Rai tutti i suoi successi
Senza Battisti da 25 anni. Rai Radio 2 racconta la vita e la carriera di un cantante che ha lasciato un’impronta indelebile nella musica italiana. Il 9 settembre è il Battisti Day e a venticinque anni dalla scomparsa dell’artista le canzoni e i ricordi di chi lo ha conosciuto e amato saranno protagonisti della programmazione di Rai Radio 2.
Si comincia venerdì 8 settembre con “Il nostro canto libero: Speciale Lucio Battisti”, in onda dalle 21. alle 22.00. Con la conduzione di Gino Castaldo ed Ema Stokholma, il programma ripercorre le tappe più importanti della carriera dell’artista. Un viaggio emozionante nella storia musicale di Lucio Battisti, dalle origini agli ultimi successi. Un’ora di musica e parole per celebrare il genio e la sensibilità di un autore che ha saputo esprimere le emozioni di diverse generazioni.
Il 9 settembre, per tutta la giornata, la playlist della radio suonerà un brano di Battisti in ogni programma e dalle 16.00 alle 19.30 andrà in onda “Radio2 Estate in Musica”, condotto da Jodie Alivernini. L’intera puntata sarà dedicata a Lucio Battisti, con una lunga intervista a Mogol che ripercorrerà la storia musicale dell’artista e non solo. Inoltre, sarà ospite anche Marta Blumi Tripodi, autrice del libro “Quel gran genio. Aneddoti e storie curiose su Lucio Battisti, un gigante della musica italiana”.
Sui social di Radio2 verranno pubblicati contenuti d’archivio su Battisti e due puntate di Pezzi da 90 a lui dedicate e presenti su Raiplay Sound in podcast.
La mattina del 9 settembre 1998, la sua morte. Nato a Poggio Bustone il 5 marzo 1943, Battisti è stato probabilmente il cantante della sua generazione più popolare in Italia, segnando un’epoca e trasformando pure il linguaggio degli italiani: decine, i versi delle sue canzoni diventati un refrain. Il successo, nella seconda metà degli anni sessanta grazie anche all’incontro con Mogol, autore di moltissimi testi delle sue canzoni. Nei ’70 è il re incontrastato delle classifiche, lasciando anche la scena pubblica, quasi un esilio volontario, niente concerti, niente tv e interviste. A parlare per lui,le sue canzoni, anche dopo l’addio a Mogol nel 1980, scegliendo le parole della moglie Grazia Letizia Veronese e poi quelle del poeta Pasquale Panella. In sei dischi un Battisti diverso, che sperimenta lontano dai gusti del pubblico.
La morte, all’ospedale San Paolo di Milano, dopo una decina di giorni di ricovero: aveva 55 anni.
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