Attualità

Sessismo 2.0: il vero volto del pregiudizio politico

La doppia discriminazione che subiscono le donne di Destra in TV e che mina il pluralismo e la libertà di espressione

di Anna Tortora -


Sessismo 2.0: il vero volto del pregiudizio politico

Non importa quanto sei preparata, quanto lavori, quanto rispetto metti nel tuo mestiere: vieni attaccata comunque.
Non per quello che dici, ma per chi sei. O peggio: per come appari.

Insulti personali e pregiudizi

Quante volte ho letto insulti rivolti a colleghe, solo perché sono in TV e non si allineano al pensiero dominante?
Commenti come “Ritirati”, “Rifatta”, “Fai schifo”.
Mai critiche professionali. Solo offese personali, su un aspetto piacente. Essere piacenti diventa lo strumento per gli insulti social.
E, spesso, arrivano da altre donne

Sessismo 2.0: la discriminazione subdola

Questo è il cuore di quello che chiamo sessismo 2.0: non più solo discriminazioni esplicite legate al genere, ma una forma più subdola e socialmente accettata di attacco, che si intreccia con la sfera politica e culturale.
Se sei donna e di Destra, vieni aggredita sia come donna, con offese che colpiscono l’immagine e l’identità, sia come portatrice di un pensiero politico “sgradito”.
Questo doppio standard non solo danneggia chi lo subisce, ma impoverisce tutto il dibattito pubblico.
La presunta superiorità intellettuale e culturale della Sinistra è spesso un’illusione che si smaschera facilmente quando chi ha idee diverse porta argomenti solidi. A quel punto, l’insulto diventa la scorciatoia più semplice.
E non serve nemmeno un’analisi approfondita per accorgersi che certi atteggiamenti negano il rispetto dovuto alla persona – uomo o donna che sia.

La stanchezza di chi subisce

Sono stanca.
Stanca di vedere professioniste intelligenti, serie, con anni di studio e lavoro alle spalle, trattate con disprezzo solo perché hanno una voce fuori dal coro.
Se sei donna, e per di più di Destra, il rispetto sembra essere facoltativo.
Se vai in TV, ancora peggio: diventi un bersaglio a cielo aperto.

La doppia discriminazione contro le donne di Destra in TV non è solo un problema personale: è un segnale preoccupante per tutta la società.
Quando il dibattito pubblico viene impoverito da attacchi personali e pregiudizi mascherati da critiche, perdiamo il valore del confronto autentico e della libertà di espressione.
È urgente riconoscere e combattere questo sessismo 2.0, perché solo così potremo costruire un pluralismo vero, rispettoso delle persone e delle idee, indipendentemente dal genere o dall’orientamento politico.


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