Attualità

Settembre sui social… ed è subito Natale

di Patrizia Gobbi -


Con l’arrivo di settembre e la fine dell’estate (almeno per il calendario), non sono solo le spiagge a svuotarsi, ma anche i feed dei social media. Da Instagram, TikTok e Facebook spariscono i post delle tanto sognate e meritate vacanze estive, i primi piani dei cocktail, le foto di paradisi tropicali e il sauté di cozze su tramonto mozzafiato. Sì, perché condividere le vacanze è diventato un obbligo, una necessità, quasi un dovere sociale.

Tuttavia, c’è chi l’estate la vive in modo altrettanto intenso, ma dietro uno schermo. I più matti penseranno che sia un ottimo modo per evitare lo stress da viaggio, le punture di insetto e i vicini di ombrellone troppo rumorosi. Perché affannarsi a cercare la prenotazione di un albergo vista lago al prezzo migliore o fare mille calcoli se da Sofia a Istanbul conviene viaggiare in treno o Flixbus? Perché se si possono avere tutte queste cose semplicemente godendone sui social media?

I viaggiatori virtuali si fanno portare in vacanza dagli altri. Sono veri e propri “guardoni” delle vacanze altrui. Osservatori, spesso silenziosi, altre volte entusiasti sostenitori di quest’ultime si nutrono delle immagini e dei post pubblicati dagli altri, godendosi l’estate attraverso gli occhi (e le stories) degli amici, dei vip, influencer o molto spesso di… perfetti sconosciuti. Insomma, un piccolo reality delle vacanze degli altri, dove non possono mancare pensieri, giudizi e calcoli su quanto spenda Tizio in viaggetti e su quante volte posti l’ala di un aereo Caio.

Ma cosa succede quando tutto questo si ferma? Con la fine delle ferie, per i nostri guardoni inizia una sorta di crisi da astinenza da vacanza digitale. Chi si è nutrito di queste immagini potrebbe sentirsi improvvisamente solo, basta escursioni in barca, nessun trekking in alta montagna, il relax a bordo piscina solo un lontano ricordo… fine dei giochi insomma: il vuoto narrativo (e anche visivo).

Le vacanze del voyeur si interrompono bruscamente, senza preavviso, e la nostalgia comincia a farsi strada, e allora si cerca disperatamente un post che porti indietro l’estate, andrebbe bene anche una protesta contro l’overtourism. Il collega che aveva deliziato tutti con i suoi post di gustosi piatti turchi posta così, a tradimento, una foto della sua scrivania, riportando tutti alla realtà.

E sì, è finita davvero, niente più post delle vacanze, niente più ansia da confronto, niente più allusioni a temperature fatali, solo la sensazione che l’estate sia passata troppo in fretta.

Dunque non resta che affrontare la crisi post estiva e concentrarsi su un voyerismo più quotidiano, magari la dieta post vacanze, le attività all’aria aperta, perché settembre, si sa, è il mese dei buoni propositi.

Mentre scrolli i feed sventolandoti con il ventaglio perché si l’estate è finita le vacanze pure ma qua si suda ancora, cominciano a cambiare i colori dei post, tutto improvvisamente diventa un tripudio di giallo marrone arancio, un prematuro foliage si fa strada tra aperitivi post vacanze e ritorno alla routine… un giorno metti il cuoricino alla foto dell’amico che suda in palestra al ritorno da un viaggio tutto panzerotti e Primitivo e il pomeriggio dopo escono le prime tisane, la pioggia, un buon libro e la copertina di pile con le zucche. Il segreto per i social è giocare d’anticipo (non importa che sia settembre).

Non resta dunque che aspettare il Natale per partire per le prossime vacanze invernali (virtuali ovviamente) vin brulè, camino e maglioncino con le renne sono dietro l’angolo.


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