Attualità

Sgarbi: “Così fan tutti ma sono nomi validi”

di Edoardo Sirignano -

VITTORIO SGARBI SOTTOSEGRETARIO


“I nuovi direttori sono tutte persone capaci. Giorgia Meloni ha agito come Mario Draghi. Non consiglio ad Annunziata di andare a Bruxelles, si annoierebbe”. A dirlo il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.
Cosa ne pensa delle nuove nomine?
Vanno tutti bene! Sono persone che hanno sempre lavorato. Chiocci è uomo di indiscussa qualità. È riconosciuto da chiunque, senza alcuna distinzione di colore. Mai nessuno ha parlato male di Preziosi. Orfeo è stabile, mentre Pionati è un amico, un vero democristiano. Jacopo Volpi non lo conosco.
La sinistra, intanto, accusa Meloni di aver cacciato chi non la pensa come lei?
Ha fatto il suo dovere, come tutti i presidenti del Consiglio arrivati al governo. Perfino Draghi, che era un tecnico, non ha agito diversamente. L’allineamento tra il governo e Sergio è lo stesso che c’era tra il precedente premier e Fuortes. Non essendoci più un esecutivo tecnico, come non immaginare una distribuzione di alcune figure nelle aree di informazione che hanno una posizione politica. È stato così da quando ero bambino. Non capisco perché improvvisamente si debba chiedere a Meloni il sacrificio di ripartire, a seconda dei pesi politici, le cariche dei telegiornali. Così sarebbe l’unica a fare qualcosa di differente. Giorgia non ha fatto altro che seguire la regola di chiunque è andato a Palazzo Chigi.
Annunziata, intanto, sostiene di essere stata cacciata. È davvero così?
Se mi dimetto, non vengo cacciata! Forse se lo aspettava. Ho parlato con Sergio e nessuno ha mai avuto intenzione di farla fuori. Il suo è un atteggiamento preventivo, proprio come quello di Fazio, legato all’idea che qualcuno ti epura. Non è da escludere, invece, che avendo avuto anche lei, come il conduttore di “Che tempo che fa”, la possibilità di andare altrove abbia colto la palla al balzo.
Qualcuno sostiene che andrà a Bruxelles…
Andare al Parlamento Europeo è una malinconia, che non consiglio a nessuno. È come chi va sul Mar Baltico e pensa di poter far festa come in Sardegna. Si prenderà solo un buono stipendio. Sia io, che Santoro e Gruber abbiamo trovato che era meglio restare in Italia.
La nuova televisione di Sergio, dal punto di vista qualitativo, sarà migliore rispetto a quella di Fuortes? Ci sarà qualche difficoltà?
Avrà un solo problema: dare un posto conveniente alla Maggioni. Per il resto, non mi sembra che siano stati alterati gli equilibri. Sono tutte persone capaci e che faranno bene. Guardiamo positivo!

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