Esteri

Shoigu annuncia a Putin la presa di Marinka. L’Ucraina ottiene un nuovo prestito dalla Banca Mondiale

di Ernesto Ferrante -


Le forze russe hanno preso il pieno controllo di Marinka, nell’Ucraina orientale. La notizia, circolata su vari gruppi Telegram, è stata confermata dal ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu. “L’insediamento di Marinka è stato completamente liberato”, ha detto Shoigu al leader russo Vladimir Putin durante un briefing. In precedenza i militari ucraini avevano riferito di pesanti combattimenti nell’area. Il ministero ha diffuso un video dell’incontro di Putin e Shoigu a San Pietroburgo.

Quello di Marinka è un centro strategico a circa 30 chilometri a sudovest del centro della città di Donetsk.

Un tribunale di Mosca ha ordinato l’arresto per “terrorismo” di Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence militare ucraina, accusato dalla Russia di coinvolgimento in più attacchi. Il tribunale di Basmannyj ha deciso per una “misura preventiva” contro Budanov, che se arrestato ed estradato rischierebbe di essere detenuto per almeno due mesi, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass. La Russia gli attribuisce 104 reati.

L’Ucraina ha reso noto di aver abbattuto 28 droni kamikaze russi dei 31 che, secondo Kiev, sono stati lanciati nelle ultime ore dalla Crimea. I russi “hanno attaccato l’Ucraina con 31 droni Shahed e due missili – si legge su Ukrinform – E 28 droni Shahed 136/131 sono stati abbattuti nelle regioni di Odessa, Kherson, Mykolaiv, Donetsk, Kirovohrad e Khmelnytskyi”. Le truppe ucraine, riporta ancora la testata, fanno sapere di aver abbattuto anche due missili e due jet russi, “un Su-34 nella regione del Donetsk e un Su-30 Sm sul Mar Nero”.

Il Paese di Zelensky ha ricevuto 1,34 miliardi di dollari nell’ambito del progetto Peace (Public Expenditures for Administrative Capacity Endurance) della Banca mondiale. Lo ha annunciato il ministero delle Finanze.

Si tratta “di un prestito della Banca Mondiale per un importo di 1,086 miliardi di dollari, erogato tramite l’Advancing Needed Credit Enhancement for Ukraine Trust Fund con la garanzia del governo giappone”. Coinvolti inoltre Usa, Norvegia e Svizzera. I fondi, precisano, verranno utilizzati tra l’altro per il pagamento di pensioni e stipendi dei dipendenti del Servizio di emergenza statale.

“Dall’inizio dell’invasione su vasta scala, i governi di Giappone, Usa, Norvegia e Svizzera hanno ripetutamente dimostrato il loro sostegno e la loro solidarietà all’Ucraina – ha commentato il ministro delle Finanze, Sergii Marchenko – Sono grato ai nostri partner per la loro disponibilità a cooperare e aiutarci in un momento cruciale per l’Ucraina”.

Nuovo appello per la fine delle ostilità da parte di Papa Francesco. “Con gli occhi fissi sul Bambino Gesù imploro la pace per l’Ucraina. Rinnoviamo la nostra vicinanza spirituale e umana al suo martoriato popolo, perché attraverso il sostegno di ciascuno di noi senta la concretezza dell’amore di Dio’’. Così il Papa in piazza San Pietro per il messaggio di Natale e la benedizione Urbi et Orbi.

Bergoglio ha auspicato la fine di tutte le crisi in atto, rivolgendo un pensiero ai civili. “Il mio pensiero va poi alla popolazione della martoriata Siria, come pure a quella dello Yemen ancora in sofferenza. Penso al caro popolo libanese e prego perché possa ritrovare presto stabilità politica e sociale – ha aggiunto il Pontefice – Si avvicini il giorno della pace definitiva tra Armenia e Azerbaigian. La favoriscano la prosecuzione delle iniziative umanitarie, il ritorno degli sfollati nelle loro case in legalità e sicurezza, e il mutuo rispetto delle tradizioni religiose e dei luoghi di culto di ogni comunità. Non dimentichiamo le tensioni e i conflitti che sconvolgono la regione del Sahel, il Corno d’Africa, il Sudan, come anche il Camerun, la Repubblica Democratica del Congo e il Sud Sudan. Si avvicini il giorno in cui si rinsalderanno i vincoli fraterni nella penisola coreana, aprendo percorsi di dialogo e riconciliazione che possano creare le condizioni per una pace duratura’’.


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