Cronaca

Si prevede una lunga degenza per il Papa

di Giuseppe Ariola -


Papa Francesco resterà ricoverato al Policlinico Gemelli più del previsto. Il Pontefice, ricoverato da venerdì scorso a causa di una bronchite aggravata da un’infezione alle vie respiratorie, sta seguendo una terapia modificata dopo che gli ultimi esami hanno evidenziato un “quadro clinico complesso” e un’infezione “polimicrobica”. Sebbene rimanga senza febbre, la necessità di monitorare attentamente le sue condizioni ha portato i medici a prolungare la degenza ospedaliera. La Sala Stampa Vaticana ha confermato la modifica del trattamento e la necessità di un ricovero più lungo. Tuttavia, il portavoce Matteo Bruni ha rassicurato sullo stato d’animo del Papa, affermando che “il suo umore è buono”. Francesco ha trascorso una notte tranquilla, ha riposato bene e, dopo la colazione, si è dedicato alla lettura dei quotidiani. Nel corso della giornata, ha continuato a ricevere cure e a portare avanti alcune attività di lavoro. Le sue condizioni cliniche, sebbene stabili, hanno costretto il Vaticano a rivedere la sua agenda. È stata annullata l’udienza generale di mercoledì 19 febbraio e il Papa non presenzierà alla Messa per il Giubileo dei Diaconi prevista domenica 23 febbraio nella Basilica Vaticana. Per gli impegni successivi, soprattutto quelli legati al fitto calendario del Giubileo, si attenderanno ulteriori aggiornamenti sulle sue condizioni di salute. Solo dopo il completo recupero, Francesco potrà tornare in Vaticano e riprendere le sue attività quotidiane. Nonostante il ricovero, il Pontefice continua a seguire gli affari della Chiesa. Oggi, ad esempio, ha nominato vescovo della diocesi di Grajaú, in Brasile, il reverendo Giuseppe Luigi Spiga, sacerdote dell’arcidiocesi di Cagliari e missionario ‘fidei donum’ nel Paese sudamericano. Anche dalla sua stanza al decimo piano del Policlinico Gemelli, soprannominata la “camera dei Papi”, Francesco mantiene il contatto con il mondo e non smette di esercitare il suo ministero. Particolarmente toccato dai messaggi di affetto ricevuti da tutto il mondo, il Papa ha voluto ringraziare in modo speciale i malati ricoverati negli ospedali, che gli hanno inviato disegni e auguri di pronta guarigione. Ha assicurato loro la sua preghiera e ha chiesto di pregare per lui. Tra le sue consuete attività, Francesco ha continuato anche le sue telefonate quotidiane alla parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza, un gesto che sottolinea la sua vicinanza alle comunità in difficoltà. Uno dei responsabili della parrocchia ha raccontato che il Papa li ha chiamati sia venerdì che sabato, mostrando interesse per le loro condizioni nonostante la voce affaticata. “Era di buon umore e ha voluto sapere come stiamo”, ha riferito. Nel frattempo, i fedeli continuano a pregare per la sua guarigione, mentre il Vaticano attende sviluppi per stabilire quando potrà tornare a Casa Santa Marta e riprendere a pieno ritmo le sue attività pastorali.


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