Si tinge di giallo il presunto arresto del generale Surovikin
Le forze ucraine “stanno facendo progressi” nel sud e nell’est, sui “fronti” di Zaporizhzhia e Donetsk. L’avanzamento, di cui ha dato notizia su Telegram la viceministra della Difesa ucraina, Anna Malyar, sarebbe di 1,3 chilometri in direzione di Berdyansk, 1,2 verso Klishchiivka e 1,5 km nell’area di Kurdyumivka.
Mentre tiene banco l’ormai ciclico dibattito sui presunti sosia utilizzati da Putin, l’ultimo dei quali si sarebbe concesso alla folla in Daghestan per selfie e strette di mano, in Ucraina hanno preso il via esercitazioni speciali su larga scala per “preparare” il Paese ad un “possibile attacco terroristico” russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. A renderlo noto è stato l’operatore nucleare nazionale Energoatom.
Mobilitati dipendenti del settore energetico, medici, unità delle squadre di soccorso, polizia e altri servizi delle regioni di Kherson, Mykolaiv, Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia. In caso di raid, le autorità prevedono di evacuare i residenti che vivono in un raggio di 30-50 chilometri dal sito.
Il Financial Times ha confermato l’arresto del generale russo Sergei Surovikin. “Non è ancora chiaro se Surovikin, il capo delle forze aeree russe, sia stato accusato di essere un complice della rivolta o se sia semplicemente detenuto per essere interrogato”, ha precisato l’Ft.
La figlia del generale ha smentito tutto: “Non è successo niente al comandante in capo delle forze aviotrasportate” e “tutti sono al lavoro”. Riguardo la sua irreperibilità, ha fatto notare che “non è mai apparso sui mass media ogni giorno e non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche regolari”.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto a una domanda sul fermo di Surovikin invitando i giornalisti a rivolgersi al ministero della Difesa.
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