Cultura & Spettacolo

Silvia Salemi: “Quella Voce nel cassetto che è diventata realtà da leggere”

Ha una carriera di tutto rispetto e continua a raccogliere grandi consensi, Silvia Salemi. Dopo aver incantato il pubblico con “A casa di Luca”, brano tormentone scritto con Giampiero Artegiani nel 1997, con il passare degli anni ha ottenuto ìun buon successo anche come conduttrice televisiva e radiofonica, oltre che come scrittrice della sua autobiografia, “La voce nel cassetto”. Attualmente, ogni giorno su Rai Isoradio conduce una nuova trasmissione intitolata “Avanti tutta”, dove intervista con disinvoltura sia celebrità che gente comune, alle prese con sfide di ogni tipo. In attesa di tornare a esibirsi dal vivo nelle piazze di tutta Italia, la poliedrica artista di origini siciliane si racconta a L’Identità.

“Avanti tutta” è il programma radiofonico che stai conducendo su Rai IsoRadio. Che soddisfazioni ti sta regalando?
E’ per me un motivo di grande gioia. Ogni giorno intervisto personaggi sia in vista che non, anche se ognuno di loro ha, come comune denominatore, il fatto di dover affrontare una sfida nella vita quotidiana. E quest’ultimo aspetto in particolare mi regala straordinarie emozioni.
Cosa rappresenta, all’interno del tuo percorso professionale, la radio?
Un punto di arrivo e un punto di partenza. Partenza perché quando ho iniziato ero davvero un’esordiente che doveva imparare tutto e capire, studiare ogni cosa da zero. Un punto di arrivo perché avevo già il mio percorso di cantautrice che comunque ti porta a contatto con tanta gente, quindi arrivare alla radio è stato quasi normale o meglio cercato e desiderato.
Ci racconti qualche aneddoto divertente legato al programma?
Ogni volta che mi tornano in mente i primi tempi, a quando non avevo neppure una redazione a disposizione, scoppio puntualmente a ridere perché mi ritrovavo a fare le mie riunioni e telefonate dal bagno, con gli appunti sul lavandino. Tutto questo è la riprova che la gavetta non finisce mai.
L’ospite che, in futuro, moriresti dalla voglia di intervistare?
Vorrei tanto intervistare, un giorno, Vasco Rossi.
Il tuo primo amore, si sa, è la musica: quando tornerai a esibirti live?
Tornerò a esibirmi live a partire dal prossimo giugno. E non vedo l’ora perchè; da sempre, per me il contatto con il pubblico è una delle componenti più belle del mio lavoro.
A livello discografico, invece, ci sono novità all’orizzonte?
Sul fronte musicale, in questo momento, sto pensando a tante cose ma si tratta di progetti in fase iniziale, in attesa che possano presto svilupparsi nel migliore dei modi. Per ora la radio mi assorbe del tutto. Di sicuro la voglia di suonare è tanta. E sto ascoltando molti brani inediti, scritti da una nuova generazione di autori bravissimi. Amo spingere sui giovanissimi.
Come vedi, da cantante, l’ascesa di generi come la Trap?
Credo ci sia posto per tutti. La musica è democratica, ognuno sceglie la propria.
Un featuring con un esponente della musica trap lo faresti?
In realtà, a pensarci bene, oggi come oggi, più che duettare lo produrrei.
Negli ultimi tempi ti sei cimentata, sempre con riscontri positivi, anche nella conduzione televisiva.
Che tipo di trasmissione ti piacerebbe proporre al tuo pubblico?
Vorrei condurre un programma incentrato su interviste ai miei colleghi. Spero possa presto concretizzarsi, anche perché da collega avrei sicuramente le idee chiare su cosa poter chiedere loro. Avrei, credo, anche la giusta empatia. Dopotutto, alla fine bisogna solo mettersi nei panni dell’altro…
E la recitazione?
In passato ho recitato in teatro e devo ammettere che calcare il palcoscenico è stata la cosa più faticosa che io abbia fatto. Nonostante questo, però, lo rifarei domani.
Giusto per non farti mancare nulla ti sei cimentata anche con la scrittura di un libro autobiografico intitolato “La voce nel cassetto”. Ti piacerebbe darne un seguito?
Sto già scrivendo un secondo romanzo su un argomento che credo nella vita interessi tutti. Perché tutti prima o poi potremmo averne bisogno.