Cultura & Spettacolo

Simona Ventura: “Sono felice e la sventura non mi fa paura”

di Nicola Santini -

SIMONA VENTURA CONDUTTRICE TELEVISIVA


Con la presentazione ufficiale al Senato ha preso il via “The Global News”, nuovo progetto editoriale ideato e diretto da Giovanni Terzi, che nasce da “un vuoto di conoscenza” e che spera di essere un faro acceso sulle storie che spesso si fa fatica a raccontare, soprattutto perché vengono da Paesi in cui è più difficile raccontare. Il suo obiettivo è quello di focalizzarsi sui diritti umani e sulle violazioni che non dovrebbero passare inosservate. “Partiamo da video e foto, inizialmente non avremo tanti commenti. Abbiamo scelto di puntare sui contenuti video perché il video forse arriva prima. La speranza è che attraverso le immagini, le coscienze possano interessarsi veramente a ciò che avviene in alcuni Paesi e che non viene raccontato dall’informazione tradizionale. Quante cose succedono in Sudamerica, in Cambogia o a Taiwan e non sappiamo?” ha dichiarato Giovanni Terzi nel corso della presentazione – durante la quale è stato illustrato un rapporto sui giornalisti russi uccisi e incarcerati in Russia da quando Putin è al potere – aggiungendo: “Abbiamo scoperto che in giro per il mondo ci sono tante sentinelle di libertà che non hanno modo di far conoscere alcuni fatti. Ci stiamo muovendo con molta attenzione e parsimonia, vista anche la delicatezza di quelle storie e i pericoli che corre chi le racconta”. Sul sito campeggia una citazione di Marco Pannella (“La vita del diritto per il diritto alla vita”) nel suo ruolo di fondatore del “Global committee for the rule of law”. Ed è proprio dopo aver conosciuto due anni fa quest’ultimo che Simona Ventura – editrice del progetto “The Global News” – si è appassionata al diritto alla conoscenza: “Trovo che sia un diritto umano, più che civile. Questo progetto è una piccola goccia nel mare ma anche un piccolo faro può diventare un grande sole, che illumina realtà abbandonate in giro per il mondo”. In occasione del lancio di questa sua nuova sfida professionale, la Ventura, che ogni domenica a mezzogiorno continua a condurre con Paola Perego “Citofonare Rai2” per poi prendere parte al prestigioso tavolo di Fabio Fazio a “Che tempo che fa” in prima serata su Rai3, si racconta a L’Identità.
Simona, un tuo bilancio di questo momento del tuo percorso professionale?
Sono felice perché ho avuto molto di più di quello che potessi immaginare. In questo momento della mia carriera mi reputo soddisfatta anche perché mi sto divertendo tanto. Ormai Citofonare Rai2, che condivido con la mia amica Paola Perego, è un programma che ha il suo zoccolo duro, è cresciuto e si è affermato nel tempo. E poi la domenica sera sono tra i protagonisti de ‘Il tavolo di Che Tempo Che Fa’, un’esperienza davvero divertente.
Guardando al passato, c’è qualcosa che non rifaresti?
Tutto è servito, anche i fallimenti. Ho sempre preso il meglio anche durante i periodi meno fortunati. Oggi voglio fare solo esperienze nuove che non ho mai fatto. D’altronde non mi piace tornare indietro, non rifarei mai cose già sperimentate in passato, anche se mi hanno aiutata ad essere la persona che sono oggi.
Uno dei tuoi tre figli pensi seguirà le tue orme?
Per me è un sollievo sapere che nessuno di loro vuole fare televisione: sono convinta che non sia sempre facile la strada dei ‘figli di’. Personalmente, ho cercato di spingerli a cercarsi la loro strada per realizzare con impegno e sacrificio i loro obiettivi, rassicurandoli sul fatto che anche i momenti no e le cadute servono per crescere. Purtroppo noto con dispiacere che molti giovani non considerano questo aspetto, abituati ai “paradisi artificiali” mostrati dai social: il mondo e la vita vera non sono così.
Durante una delle ultime puntate di Citofonare Rai2, è intervenuto telefonicamente Pippo Baudo…
Ringrazio Dina, la sua assistente, che ho chiamato per informarla che in quella puntata c’era Michele Guardì ospite. Pippo, grande uomo di spettacolo, ha accettato senza pensarci, è stato meraviglioso. Penso sia stata anche un’occasione per far sapere al pubblico che sta bene, visto che ormai è rimasto uno degli ultimi maestri che hanno fatto la storia dello spettacolo italiano.
A proposito di maestri televisivi, che ricordi hai di Maurizio Costanzo, scomparso recentemente?
Maurizio manca a tutti noi e non posso non pensare a Maria (De Filippi, ndr), una donna grandissima a cui sono molto riconoscente perché mi è stata molto vicina durante un momento non proprio facile della mi carriera. Con lui potevi parlare di qualsiasi cosa: per chi aveva una forte sete di conoscenza e di sapere era una fonte inesauribile.

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