Siti porno: un’app per accedere, le indagini su Pornhub & Co.
Nel numero de L'identità in edicola domani i dettagli della manovra in Ue e in Italia
La Commissione Europea ha annunciato l’avvio di una sperimentazione paneuropea di una nuova app per la verifica dell’età destinata a impedire ai minori l’accesso ai contenuti porno online. La sperimentazione coinvolgerà Italia, Francia, Grecia, Spagna e Danimarca, con l’Italia in prima linea grazie al ruolo di Agcom come Digital Services Coordinator.
Le indagini in Europa sulle piattaforme porno
La Commissione Europea ha avviato un’indagine formale su quattro grandi piattaforme di contenuti porno per adulti — Pornhub, Stripchat, XVideos e XNXX — per sospette violazioni del Digital Services Act. Il motivo principale dell’indagine è che queste piattaforme non avrebbero implementato misure efficaci per impedire l’accesso ai minori.
Attualmente, l’unico sistema di verifica dell’età è una semplice autodichiarazione tramite clic, considerata dalla Commissione del tutto inadeguata e facilmente aggirabile. La Commissione ha riscontrato che non sono state effettuate valutazioni del rischio né adottate misure proporzionate per tutelare la privacy, la sicurezza e il benessere fisico e mentale dei minori, né strumenti adeguati per la verifica dell’età.
Le indagini in Italia contro l’adescamento dei minori online
L’Italia svolge un ruolo attivo e strutturato nella rete internazionale INHOPE, che raggruppa 25 hotlines in tutto il mondo per la lotta contro la pedopornografia online. In particolare, l’organizzazione italiana Stop-It, progetto di Save the Children, è uno dei membri attivi di INHOPE e si occupa di ricevere, analizzare e trasmettere segnalazioni di materiale pedopornografico, operando in stretta collaborazione con le forze di polizia italiane ed europee.
Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online, istituito presso la Polizia Postale italiana, è il nodo centrale che coordina le attività investigative e operative in Italia.
Nel 2024 in Italia sono state avviate 311 indagini specifiche sull’adescamento di minori online, con 874 persone indagate. Di queste, 43 sono state arrestate e sono state effettuate 616 perquisizioni personali, locali e telematiche.
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